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168 anni della Polizia, Gabrielli: "Nostro Dna è soccorso e assistenza"

10 aprile 2020 | 07.40
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Il capo della Polizia: ""Più che festeggiamento è momento di riflessione, dobbiamo essere punti riferimento per nostre comunità e interpreti disagio e smarrimento cittadini". Il presidente Mattarella: "Lotta contro minacce criminali che ostacolano ripresa Paese". La ministra Lamorgese: "Presidio a garanzia di tutti e della libertà di ciascuno"

168 anni della Polizia, Gabrielli:

"Ci sarebbe piaciuto celebrare il 168esimo Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato con un altro spirito e con altre modalità. Avremmo voluto festeggiarlo nelle piazze delle nostre città, tra i nostri concittadini che sono, come dico spesso, la ragione stessa della nostra presenza. Ma proprio la salvaguardia della salute delle nostre comunità e di noi stessi impone quest’anno di celebrare l’Anniversario della nostra Fondazione unicamente in forma simbolica, con la sola deposizione di una corona in memoria dei nostri caduti, che hanno sacrificato la vita per la sicurezza della nostra collettività". E' quanto scrive il capo della Polizia Franco Gabrielli nell'editoriale di Polizia Moderna per i 168 anni della Polizia di Stato.

"Più che un festeggiamento, dunque, un momento di riflessione - spiega il capo della Polizia - Sul ruolo che oggi siamo chiamati ad interpretare. Perché oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi, dobbiamo oggi però essere primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini, per essere al loro fianco".

"Questa pandemia non ha diffuso solo un virus insidioso ma anche un senso di disorientamento - sottolinea Gabrielli - Il sociologo Zygmunt Bauman scriveva che 'La paura più temibile è la paura diffusa, sparsa, indistinta, libera, disancorata, fluttuante, priva di un indirizzo o di una causa chiari; la paura che ci perseguita senza una ragione, la minaccia che dovremmo temere e che si intravede ovunque, ma non si mostra mai chiaramente. Paura è il nome che diamo alla nostra incertezza, alla nostra ignoranza della minaccia, o di ciò che c’è da fare”.

"Ecco dunque oggi cosa siamo chiamati ad essere: compagni al fianco dei nostri concittadini in quella che si preannuncia una maratona, con lunghe salite - sottolinea - E le nostre comunità hanno capito questo impegno. Ho visto sui social network più di un filmato in cui dai balconi e dalle finestre delle abitazioni si applaude e si saluta al passaggio di una volante, consapevoli che quando tutti stanno a casa noi siamo per le strade, a rischio della nostra stessa incolumità".

"Questo è il nostro Dna, la nostra natura più profonda: l’attività di soccorso e assistenza alla nostra popolazione. Lo dice il nostro stesso simbolo araldico - spiega Gabrielli - Il motivo delle due fiaccole fiammeggianti che si incrociano, si riferisce proprio a questa funzione tipica dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza".

"Ma questa opera di vicinanza e assistenza questa volta deve essere rivolta anche al nostro interno - scrive ancora il capo della Polizia - Molti tra le nostre donne ed i nostri uomini, o i loro familiari, sono stati colpiti da questo virus. Ed allora questo è il momento di prestare particolare cura anche al collega con il quale condividiamo l’ufficio o il turno di servizio. Questa situazione mai vissuta prima deve costituire dunque l’occasione per rinsaldare il nostro spirito di corpo, abitualmente distratto in un tempo che pretende tutto e subito.

"Ecco dunque cosa celebriamo oggi - conclude - La certezza di essere parte di una comunità che ci lega tutti. Con questa consapevolezza vi ringrazio per quello che avete sin ora fatto e per quello che farete, dandovi appuntamento, quando tutto questo sarà passato, alle prossime celebrazioni di nuovo nelle nostre piazze, tra i nostri cittadini".

Mattarella - "Nella ricorrenza del 168 anniversario della nascita del Corpo, rivolgo il mio pensiero alle donne e agli uomini della polizia di Stato che ogni giorno operano a tutela della sicurezza, della legalità e della libertà delle persone. L'attuale situazione dl emergenza sanitaria ha determinato un impegno straordinario delle forze dl polizia, chiamate a vigilare sull'osservanza delle misure dl contenimento del contagio da coronavirus, ma anche a concorrere alle necessarie attività dl sostegno, comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini". E' il messaggio inviato al capo della Polizia, Franco Gabrielli, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La vocazione alla prossimità e all'impegno sociale, che rientra nel patrimonio professionale dell'amministrazione della pubblica sicurezza, consente dl cogliere tempestivamente i bisogni delle persone offrendo loro risposte costruttive e coerenti con i valori costituzionali - afferma il capo dello Stato - Anche attraverso i singoli gesti di attenzione, che donne e uomini della polizia di Stato compiono verso persone si alimenta il senso di comunità rafforzato dall'emergenza che impone solidarietà e unità dl intenti".

"Nell'esprimere a tutti gli operatori della polizia di Stato il ringraziamento dell'intero paese per la preziosa opera svolta, con generosità e abnegazione, in questo difficile frangente, desidero in particolare indirizzare un augurio di pronto ristabilimento a coloro che hanno contratto il virus e al loro familiari - sottolinea Mattarella - Allo stesso modo, rivolgo il mio ringraziamento a quanti mantengono alta l'attenzione per garantire la sicurezza delle comunità rispetto alle minacce criminali che, nell'attuale fase di fragilità economica e sociale, potrebbero ostacolare le prospettive dl ripresa del paese".

Lamorgese - "Rappresentate un presidio a garanzia di tutti e della libertà di ciascuno. Il tempo che stiamo vivendo è un tempo di grandi ansie, ma l'incondizionata fiducia che i cittadini, le istituzioni, il Paese ripongono nella vostra azione è motivo di grande speranza per il futuro. Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, insieme alle loro famiglie, che condividono una quotidianità dura e impegnativa giunga la mia più profonda gratitudine, con l'augurio di raggiungere risultati sempre più straordinari a garanzia della sicurezza che è insieme garanzia di libertà. Buona festa della Polizia!". E' il messaggio che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha inviato al capo della Polizia Franco Gabrielli. "In occasione del 168 anniversario della Fondazione, desidero rivolgere alle donne e agli uomini della Polizia di Stato i miei sentimenti di riconoscenza ed apprezzamento per l'opera che quotidianamente svolgono a tutela della legalità e della pacifica convivenza civile", afferma Lamorgese. "Questa importante ricorrenza cade oggi in una fase delicata per l'intero Paese, chiamato ad affrontare, per via della situazione emergenziale che si è determinata, una delle prove più difficili della sua storia recente - sottolinea il ministro - Ci troviamo tutti di fronte ad una sfida complessa che rende necessario uno straordinario sforzo comune, innanzitutto a salvaguardia del bene primario della salute". "E voi, uomini e donne della Polizia di Stato, sin da subito avete messo in campo, con la generosità che vi contraddistingue, ogni capacità organizzativa e tutte le professionalità di cui disponete - prosegue Lamorgese - E con encomiabile dedizione state operando nell'interesse generale delle nostre comunità".

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