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Scongiuri

17 aforismi (e una preghiera) per venerdì 17

17 marzo 2017 | 07.13
LETTURA: 3 minuti

(Youtube /Video Cult)
(Youtube /Video Cult)

Arriva puntuale il venerdì 17 di turno e, come sempre, arrivano con lui decine e decine di riti scaramantici per aggirare la sfortuna. Tradizione tutta italiana, la superstizione legata all'infausta data porta con sé una serie sterminata di detti e frasi ad hoc. E allora, per 'esorcizzare' con un sorriso questa giornata particolare, ecco una selezione di 17 aforismi dedicati alla superstizione... con una sorpresa finale:

- "Non credo alla jella, perché credere alla jella porta jella" (Benedetto Croce)

- "Quando c'è bisogno di toccar ferro o legno, ci si accorge che il mondo è fatto di alluminio e plastica" (Arthur Bloch)

- "Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male" (Eduardo De Filippo)

- "La superstizione porta sfortuna" (Umberto Eco)

- "Nessuno è più superstizioso degli scettici" (Lev Trotsky)

- "La superstizione sta alla religione come l'astrologia sta all'astronomia, la figlia pazza di una madre prudente" (Voltaire)

- "C'è della superstizione nel rifuggire da ogni forma di superstizione" (Francis Bacon)

- "È possibile il caso, e non punto infrequente, che una superstizione sia più giovevole che la verità scientifica che la condanna" (Arturo Graf)

- "La superstizione è l'eredità di persone abili di un secolo agli stupidi dell'avvenire" (Honoré de Balzac)

- "Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l'islamismo!" (Aldo Busi)

- "Una superstizione dura più di una religione" (Theophile Gautier)

- "La superstizione è la religione che è cresciuta in maniera incongrua con l'intelligenza" (John Tyndall)

- "Non bisogna essere superstiziosi. Oltre tutto porta male" (Luciano De Crescenzo)

- "Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente" (Theodor Adorno)

- "La superstizione è la poesia della vita" (Johann Wolfgang Goethe)

- "La superstizione è, in fondo, la più tangibile delle fedi" (Roberto Gervaso)

- "Ai gatti neri porta sfortuna essere attraversati da un'auto" (Giordano Bruno Guerri)

Ma per quanti ancora temono che la sfortuna ci veda lungo - e sempre nella loro direzione -, ecco una preghiera (molto laica e infinitamente divertente) tratta da un classicone della commedia italiana anni '80, la summa di scongiuri voodoo-pugliese recitata dal superstiziosissimo Altomare Secca/Lino Banfi che dà il titolo a "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio":

"Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio! Ego me baptizzo contro il malocchio! Con il peperoncino e un po' d'insaleta, ti protegge la Madonna dell'Incoroneta! Con l'olio, il sale e l'aceto, ti protegge la Madonna dello Sterpeto! Corno di bue, latte scremeto, proteggi questa chesa dall'innomineto!".

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