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Camusso: ''Il governo è alla paralisi, tragga le dovute conseguenze''

08 febbraio 2014 | 11.07
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Camusso: ''Il governo è alla paralisi, tragga le dovute conseguenze''

"Il problema è che questo governo continua a non decidere, non la persona di Letta". Lo sottolinea, in un'intervista a 'Repubblica, il segretario della Cgil Susanna Camusso, che segnala come se il governo - che definisce "alla paralisi" - appare "senza maggioranza è una responsabilità delle forze politiche. E sono loro a doverne trarne senza ambiguità le dovute conseguenze". Di qui l'invito all'esecutivo a lasciare perché, spiega, "il Paese non ha più tempo da perdere. Invece di agire si continuano a dare rassicurazioni mediatiche senza risolvere i problemi". Su una eventuale staffetta Letta-Renzi, la Camusso sottolinea che "non spetta alle parti sociali dire che cosa si debba fare. Per noi non c'è più tempo da perdere". Il segretario della Cgil invita ad esempio a riflettere sul "dramma degli ammortizzatori sociali in deroga, cassa integrazione e mobilità. Il governo ha preparato un decreto che ne modifica i criteri di accesso che escluderebbe dalle tutele decine di migliaia di persone. E sa di quanto stiamo parlando? Di 300- 350 euro al mese per la mobilità in deroga". "È un provvedimento ingiusto che va cambiato" conclude.

Fassina: ''Pieno sostegno a Letta da Pd o Renzi premier''

"A mio avviso ci sono le condizioni perché Letta possa guidare dal governo la fase davanti a noi, a patto che il Pd lo sostenga pienamente rafforzando la squadra e aiutandolo a cambiare l'agenda. Ma se le valutazioni sono diverse, va riconosciuta a Renzi la possibilità di misurarsi in prima persona. Io non sono tifoso di una soluzione anziché dell'altra: voglio solo che il Pd non resti in mezzo al guado". Lo sottolinea Stefano Fassina, in un'intervista ad 'Avvenire'.

Legge elettorale, Violante: ''Sinistra al cachemire sbaglia a contestare dialogo con Berlusconi''

"Trovo sbagliato contestare il dialogo con Berlusconi", perché "le riforme vanno fatte insieme e se riuscissimo se ne avvantaggerebbe la legittimazione reciproca. L'unico fianco scoperto è quello della sinistra al cachemire, che non è decisivo, come si è visto più volte. La partita è difficile, ma necessaria. Se riesce, Renzi guadagna le riforme e Berlusconi ritrova una centralità che sembrava smarrita. Ci si misurerà fino alla fine". Lo afferma Luciano Violante, in un'intervista a 'Il Giornale'.

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