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Schifani: "Dal fisco alla giustizia, nel programma di Renzi le nostre priorità"

25 febbraio 2014 | 10.25
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Schifani:

Nel programma di governo indicato ieri da Matteo Renzi al Senato "ci sono molti punti importanti che vanno esattamente nel senso delle priorità e richieste poste dal Ncd, a dimostrazione che Renzi sembra non volersi muovere in una logica prefissata di destra-sinistra. Ci sono il fisco amico, la semplificazione burocratica, le dichiarazioni dei redditi pre-compilate, la giustizia da riformare, la spesa pubblica da tagliare e riorganizzare e più credito per le Pmi. E anche un appello, ai suoi, alla mediazione quando si tratteranno temi delicati come lo ius soli e le unioni civili". Lo dice, in una intervista a Il Corriere della Sera, capogruppo del Ncd a Palazzo Madama Renato Schifani.

Ambiziose le iniziative annunciate dal premier, anche se qualche perplessita' riguarda le coperture finanziarie. "E' vero, il nodo c'è, ed è il lavoro che andrà fatto a partire da domani. Ma la tanta buona volontà di Renzi, la sua scommessa che è quella della vita, fanno ben sperare su quelli che potranno essere i risultati del nostro governo. Ma per aggredire davvero e in profondità il debito per noi servirebbe creare una holding che gestisca le dismissioni dei beni immobili non strategici dello Stato, cambiandone anche destinazione d'uso per migliorarne la commercializzazione. Questa è una grande scommessa che ormai non si può più rinviare", aggiunge Schifani.

Quanto alle riforme, come la legge elettorale e il superamento del bicameralismo perfetto, Schifani dice: "il premier è stato sufficientemente chiaro: c'è una connessione politica indissolubile tra riforma elettorale e riforma del Parlamento, e c'è soprattutto per una ragione di sistema: con questa legge, se si andasse al voto si rischierebbero due maggioranze diverse nelle due Camere".

Financial Times: "Discorso Renzi fiacco, non spiega come farà riforme"

Matteo Renzi viene salutato come "una delle figure più eccitanti" entrate sulla scena europea, ma non è ancora chiaro "se sarà una vera forza di cambiamento o una stella cadente che svanirà presto". A scriverlo oggi è il Financial Times, che ha trovato "fiacco" il suo discorso di esordio, con "pochi dettagli" su come vuole realizzare le sue riforme. Renzi, commenta il quotidiano finanziario britannico, "potrebbe essere il leader che inizia a tracciare una linea sopra decenni di stagnazione economica, ma deve spiegare presto come intende farlo".

Secondo il giornale, a Bruxelles si chiedono se Renzi vorrà iniziare negoziando l'attenuazione degli stretti vincoli di bilancio. L'Ue potrebbe però chiedersi "perchè l'Italia meriti favori fiscali", nota il quotidiano, secondo il quale l'Unione Europea potrebbe tuttavia "permettere all'Italia di deviare brevemente dai suoi obiettivi sul deficit, ma solo sotto le condizioni più strette".

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