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Corridoio tirrenico meridionale, fine lavori nel 2021

20 giugno 2014 | 14.35
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I tempi di realizzazione dell’opera sono scanditi in alcune tappe salienti: 10 aprile 2014 con l’invio lettera d’invito ai concorrenti pre-qualificati; il 4 aprile 2015 l’efficacia del contratto; il 30 marzo 2021 l’apertura al traffico

Corridoio tirrenico meridionale, fine lavori nel 2021

È fissata per il 30 marzo 2021 l’apertura al traffico del Corridoio Tirrenico Meridionale. Ad annunciarlo è Vincenzo Pozzi, commissario governativo straordinario: “Oggi non posiamo la prima pietra di un’opera importante, ma sicuramente è l’inizio di un percorso che fino a poco tempo fa sembrava impossibile”. I tempi di realizzazione dell’opera sono scanditi in alcune tappe salienti: 10 aprile 2014 con l’invio lettera d’invito ai concorrenti pre-qualificati; il 4 aprile 2015 l’efficacia del contratto; il 30 marzo 2021 l’apertura al traffico.

Il costo complessivo lordo dell’intervento è pari a 2.728,7 milioni di euro. Intervento che avrà ricadute con sul Pil nazionale pari ad un incremento dello 0,3% di incremento ed il 3% di quello regionale; il 22,5% di incremento del Pil regionale, generato dal settore produttivo ‘’industria e costruzioni”. “Il mio più sentito ringraziamento - ha aggiunto il commissario Pozzi - va all’ingegnere Ettore Incalza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Anas, alla Regione Lazio in particolare al presidente Zingaretti ed il capo della segreteria Venafro, al dottor Letta che ha sempre creduto nell’opera”.

Ad opera realizzata si stima, sul tratto A123, ad esempio, una riduzione del traffico del 40% sulla Roma-Fiumicino, del 19% sul Gra, del 12% sulla Colombo, del 22% sulla Pontina. I dati mostrano come la Sr 148 Pontina sia caratterizzata da un elevatissimo tasso d’incidentalità e mortalità. Infatti, dai dati Aci 2012, la Sr 148 Pontina nel tratto in esame Roma Tor de’ Cenci - Latina risulta la terza strada per numero di incidenti per km d’Italia. Le ricadute occupazionali stimate sono di 4.000 addetti, diretti e indiretti, durante la fase di realizzazione dell’opera; 182 posti stabili diretti nei 50 anni successivi di gestione; 50.000 Ula (Unità di Lavoro Annue) indirettamente create nell’indotto nel periodo di gestione.

A ripercorrere i punti salienti del progetto è l’ingegnere Massimo Averardi, amministratore delegato di Autostrade del Lazio: ‘’Quella della Pontina è una storia tipicamente italiana e che risale al 2001. A distanza di tanti anni siamo qui ad annunciare quello che dovrebbe essere il via definitivo della procedura che porterà all’avvio dei lavori”.

“Il punto di svolta in questi anni di continui tira e molla è stato nel 2008 con l’istituzione di una società non concessionaria ma concedente e successivamente il 2012 con la felice conclusione di tutti i procedimenti presso Tar e Consiglio di Stato - aggiunge - Non da ultimo i ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Ambiente si sono convinti con grande fatica che un tratto dell’opera, situato in una zona interessata da pesantissimi vincoli, fosse da farsi perché la soluzione prevista nel piano d’intervento fosse il meno impattante possibile’’.

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