Più di 1.200 domande presentate, di cui 368 finanziate, 2.767 neoimprenditori coinvolti, per un totale di 68 milioni di investimenti attivati, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia e 12 in Puglia. Sono questi i numeri di 'Smart&Start', l’incentivo promosso dal ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia (in modalità completamente 'paperless', senza documenti cartacei), con l’obiettivo di sostenere le start-up a carattere fortemente innovativo con sede nel Mezzogiorno.
Nel dettaglio, Invitalia ha ricevuto 1.252 richieste di finanziamento, presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle richieste riguarda imprese non ancora costituite.
La Campania è stata la regione più attiva, con il 40% delle domande presentate, seguita da Sicilia (27%), Puglia (15%), Calabria (12%), Sardegna (2%), Abruzzo (2%) e Basilicata (2%).
Il 70% delle richieste è stato presentato da nuove imprese che operano nell’economia digitale, le altre riguardano l’innovazione di processo o di prodotto e la valorizzazione dei risultati della ricerca.
Dunque, le imprese che hanno superato con successo la valutazione di Invitalia sono state 368 (di cui 21 start-up innovative), con un tasso di ammissione di circa il 32% e un investimento medio per beneficiario di 184.000 euro.
Tra le iniziative agevolate, primeggiano quelle dedicate al cloud computing (21%) e all’e-commerce (15%). In evidenza anche i settori Ict (12%), green economy (11%), turismo e beni culturali (8%).
E con il nuovo anno il progetto riparto nella nuova versione 'Smart&Start Italia'. Lo sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.it, dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa, in forma completamente 'paperless', aprirà alle ore 12 del 16 febbraio. Ma non si tratterà di un click-day, in quanto la misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.
Il nuovo 'Smart&Start' ha una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro ed è caratterizzato da alcune importanti novità: le agevolazioni sono estese a tutte le regioni italiane e non più solo alle regioni del Mezzogiorno e alle aree del cratere Aquilano. I finanziamenti sono destinati alle start-up innovative - iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese - di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.
L’importo massimo finanziabile aumenta fino a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, ossia senza interessi, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero. Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (20%) di contributo a fondo perduto.
Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di servizi specialistici di tutoring tecnico-gestionale.