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Musica: Dario Salvatori, bello se anche in Italia classifiche vinili

14 aprile 2015 | 18.40
LETTURA: 3 minuti

"Sarebbe un gesto di grande amore per la musica". Il critico musicale e giornalista commenta con l'Adnkronos la notizia che la Official Charts Company pubblica da oggi una classifica settimanale di album e singoli in vinile più venduti, la Official Vinyl Charts

Musica: Dario Salvatori, bello se anche in Italia classifiche vinili

"Sono molto contento anche se moderatamente scettico". Il critico musicale e giornalista Dario Salvatori commenta così con l'Adnkronos la notizia che Official Charts Company, l'agenzia inglese che si occupa di stilare le classifiche musicali ufficiali, visto il successo di vendite degli Lp, pubblica da oggi una classifica settimanale di album e singoli in vinile più venduti, la Official Vinyl Charts. "Se anche in Italia si facessero queste classifiche sarebbe fantastico, un gesto di grande amore per la musica", afferma Salvatori, precisando però che le "cifre del vinile nel nostro Paese sono piuttosto basse".

Ma anche quelle inglesi non sono altissime: "Il dato completo del 2014 (1 milione 290mila copie circa, ndr) è pari a un buon successo di un artista. 'Nerò a metà' di Pino Daniele ha venduto di più. E' chiaro - sottolinea - che una forbice che sale del 70% in più fa rumore (i dati del primo trimestre 2015 parlano di aumento del 69% rispetto a 2014, ndr), ma la quota di mercato del vinile è sempre pari all'1,60%. Sul vintage ha un'importanza notevole, è fantastico per i dj e io saluto con grande entusiasmo questa crescita del mercato e le classifiche inglesi. Ma resto moderatamente scettico".

Salvatori non pensa "che nell'era del digitale il vinile possa sostituire il cd. Diventerà un oggetto di culto un po' meno di nicchia, succederà al contrario quello che è successo negli anni '80 quando tutti abbiamo riconvertito le nostre collezioni in cd, visto che ci raccontavano che la qualità del suono era migliore. Cosa non vera... Adesso semmai dipende dalle case discografiche fare un catalogo, e farlo bene, dei titoli da pubblicare in Lp, soprattutto con la rinascita della classifica. E chi lo decide oggi, visto che i capi delle major discografiche vengono dai settori più disparati? Capisco la passione per le mode culturali - conclude Salvatori - ma queste cose vanno fatte bene".

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