Fino a 6 mesi in prigione e ammenda da 1.000 euro per chi viola segretezza voto
Da tre a sei mesi di carcere e una multa fino a 1.000 euro. Tanto rischia chi porta con sé in cabina elettorale il cellulare "o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini", come ricorda il Viminale nel consueto vademecum pubblicato sul sito del ministero in occasione di ogni appuntamento elettorale.
L'obiettivo è quello di sempre: "assicurare il regolare svolgimento delle operazioni elettorali e garantire libertà e segretezza della espressione del voto". Per questo, il presidente di seggio è chiamato ad invitare l’elettore a lasciare fuori dalla cabina elettorale cellulari, iPad o macchine fotografiche.
L'elettore che viene colto in flagrante nel fotografare la scheda votata viene denunciato all'autorità di forza pubblica e la sua scheda viene annullata. Inoltre, l'elettore che abbia violato il principio della segretezza del voto non può in nessun caso essere riammesso a votare.