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Come proteggere il fegato: l'Attività Fisica

27 ottobre 2015 | 00.10
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Come proteggere il fegato: l'Attività Fisica

Innanzitutto bisogna distinguere tra attività fisica in soggetti sani e quella in soggetti epatopatici.

Nei soggetti sani, un'attività fisica regolare è ovviamente non solo consigliata ma raccomandata; porta benefici a tutto l'organismo e non solo al fegato. Mantenere un peso corporeo adeguato e tenere sotto controllo i grassi nel sangue consente infatti di impedire l'accumulo degli stessi nel fegato, contribuendo a prevenire un meccanismo di "sofferenza" dell'organo. È quindi consigliato svolgere attività fisica regolare, da 30 a 60 minuti di media al giorno (passeggiate a piedi o in bicicletta) o ad alta intensità più volte a settimana (correre, nuotare, praticare sport...).

Per quanto riguarda i soggetti epatopatici, vanno a loro volta distinti in alcune sottocategorie a seconda della severità della malattia:

• epatite acuta severa: anche se vi sono dati sulla possibile utilità di blanda attività aerobica, a tutt'oggi si consiglia il riposo;

• fase di risoluzione di epatite acuta: blanda attività fisica aerobica consigliata;

• epatite cronica stabilizzata: nessuna controindicazione all'attività fisica anche intensa (anche agonistica);

• epatite cronica attiva (o in riattivazione): consentita blanda attività aerobica;

• cirrosi compensata senza ipertensione portale: consentita attività fisica aerobica ed attività anche agonistica;

• cirrosi con ipertensione portale o cirrosi scompensata: consentita solo blanda attività aerobica.

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