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Sicilia: Anci, necessaria cabina di regia su fondi Pac per anziani e infanzia

25 luglio 2016 | 00.00
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Sicilia: Anci, necessaria cabina di regia su fondi Pac per anziani e infanzia

I Pac, Piani di azione e coesione, per i servizi agli anziani non autosufficienti e all’infanzia sono stati al centro dell’incontro, svoltosi questa mattina a Villa Niscemi, a Palermo. Un vertice a cui hanno preso parte, tra gli altri, Leoluca Orlando, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente, vice presidente e segretario generale dell’AnciSicilia; il prefetto Silvana Riccio, capo dell’Autorità di gestione dei fondi Pac del ministero dell’Interno; Francesco Monaco, responsabile Anci per il Mezzogiorno e le Politiche di coesione; Fabrizio Clementi, coordinatore delle Anci regionali; Mario Candore, dirigente generale del Dipartimento regionale per la Famiglia.

"I fondi Pac costituiscono uno dei termometri circa il reale funzionamento della macchina amministrativa - ha detto Orlando -. Purtroppo, se molti soldi non vengono spesi e vengono restituiti al mittente, è per colpa di progetti spesso non adeguati, della normativa in materia di armonizzazione contabile e dei tagli ai comuni oltre che alla mancanza di un reale coordinamento a livello regionale". Per il presidente dell'AnciSicilia questo sistema "francamente superficiale non fa che aggravare i già precari servizi agli anziani e all’infanzia. In più la Sicilia viene ulteriormente penalizzata da una sistema che sottopone al codice degli appalti i servizi sociali".

Orlando, 'Fare quadrato per evitare di perdere risorse stanziate'

Da qui la richiesta all’Autorità di gestione di "darci una mano a rimuovere questo ulteriore rallentamento che non consente di andare incontro in maniera tempestiva alle sempre crescenti esigenze del welfare territoriale". L'associazione dei Comuni siciliani torna a chiedere la convocazione del tavolo regionale sul welfare costituito tra Anci, Regione e parti sociali per affrontare in "maniera organica" le esigenze del territorio. "Adesso più che mai, - ha continuato Orlando - serve fare quadrato, raccordarsi e coordinarsi a livello nazionale e regionale, coinvolgendo l'intera filiera istituzionale interessata, per evitare di perdere o subire decurtamenti delle risorse stanziate, con grave danno per le comunità".

Per Paolo Amenta, vice presidente dell’AnciSicilia con delega alle Politiche sociali e di sviluppo "risulta evidente la necessità di una cabina di regia operativa a livello centrale e a livello regionale. Il Programma è in fase di piena esecuzione, serve però accelerare sulle spese e sulle rendicontazioni, intervenendo anche sulle macchinose operazioni burocratiche che causano ritardi". Nel corso dell’incontro si è anche parlato della necessità di dare un’accelerata alle procedure di spesa e di rendicontazione e nel garantire i servizi reali a bambini e anziani non autosufficienti sulla base dei progetti già adottati.

I Pac possono dar vita ad attività per 34mila anziani e 23mila bambini

Previsto anche un impegno finalizzato alla riduzione del carico burocratico e alla riduzione dei tempi di istruttoria e approvazione delle eventuali modifiche dei Piani di intervento già approvati. Francesco Monaco e Fabrizio Clementi, di Anci nazionale, hanno parlato di un’indispensabile cooperazione a vari livelli tra Regione, Ministero e Anci, sottolineando come tale lavoro sinergico abbia già condotto ad un importante traguardo, prorogando al 2018 la scadenza del Piano.

I rappresentanti di Anci nazionale hanno, inoltre, sottolineato che i Pac per la Sicilia, se sfruttati al meglio, sono in grado di dar vita ad attività per 34 mila anziani e per 23 mila bambini, producendo anche 196 mila unità di lavoro a 40 ore settimanali.

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