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Inps-Adepp

Grana cumulo pensioni

27 marzo 2018 | 13.24
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(FOTOGRAMMA)
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Braccio di ferro sul cumulo gratuito delle pensioni per i professionisti tra Inps e Casse Professionali. Il tema dell'impasse è la divisione dei costi di gestione di tale cumulo, pari a 65 euro.

Nei giorni scorsi l'istituto di previdenza ha ricordato di essere stato "fra i primi a sottolineare l'assurdità delle penalizzazioni subite dai lavoratori mobili in ambito pensionistico" e, nell’ultimo anno, si è "impegnato per trovare un punto di incontro con le Casse professionali al fine di dare attuazione alla legge sul cumulo garantendo ai lavoratori di poter pienamente fruire del diritto ma, al tempo stesso, evitando aggravi sui conti degli Enti previdenziali privati".

CONVENZIONE - Visto lo stallo derivato dal mancato accordo, viene ricordato in una nota, "al fine di evitare ulteriori lungaggini per i lavoratori coinvolti", l'Istituto ha pensato di inviare alle Casse un nuovo testo di convenzione che prevede la "modifica dell'articolo che riguarda i costi, da dividere in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente".

In particolare, "il testo rimette ad una commissione di esperti la determinazione dell’importo da dividere e lascia alle parti, in caso di mancata identificazione dell'importo nei tempi previsti, la possibilità di rivolgersi al giudice".

PAGAMENTI - Questo testo di convenzione "permette da subito di sbloccare i pagamenti e di lasciare che le parti risolvano le difficoltà burocratiche in un secondo momento, senza che questo abbia ulteriori ripercussioni sui professionisti coinvolti" fa sapere l'Inps.

Negli stessi giorni, l'associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) ha fatto sapere che "il ministero del Lavoro ha dato ragione agli enti di previdenza dei professionisti" e ha quindi sollecitato l'Inps sul tema delle pratiche di pensionamento e sul pagamento dei costi burocratici legati al calcolo del cumulo contributivo.

65 EURO - Lo scorso 14 marzo, ha fatto sapere l'Adepp, il ministero ha inviato all'Inps una risposta a firma del Capo di Gabinetto che non avallava la richiesta dei 65 euro. Secondo il parere della Direzione Generale delle Politiche Previdenziali del ministero, "non è possibile accondiscendere al sistema di compartecipazione agli oneri definiti con la convenzione trasmessa da Inps e secondo le modalità ivi proposte, mentre appare ragionevole l'eventuale limitata partecipazione ai costi che sono stati, ad esempio, già individuati nel citato art. 14 della convenzione deliberata dall'Inps nel 2007 ai fini della erogazione del trattamento pensionistico in totalizzazione".

Il tema del cumulo nasce con l'articolo 1, comma 195, della legge di bilancio 232/2016 e permette agli assicurati che hanno maturato periodi contributivi in diverse forme di previdenza obbligatoria di accedere al pensionamento di vecchiaia o di vecchiaia anticipata, sommando i periodi non coincidenti.

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