“Se Jovanotti ama davvero la natura cambi location a questo evento che da festa potrebbe trasformarsi in tragedia ambientale”. È l’appello lanciato da cittadini, ricercatori e ambientalisti di Ladispoli al cantate che per la tappa romana del suo Jova Beach Party, prevista per il prossimo 16 luglio, ha scelto (stando al calendario dei concerti) la spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli. Una spiaggia – ricorda il Comitato spontaneo Non Party alla Palude - che sorge in un’area protetta, scrigno di biodiversità, tra una palude e il mare. Qui nidifica il Fratino, tutelato da una direttiva europea, qui resistono incontaminate le dune e le secche del litorale, qui si innalza l’antica Torre Flavia di epoca romana. Insomma, un luogo fragile e prezioso dove l’evento, pubblicizzato come “molto più di un concerto” e addirittura come “una città temporanea” e “un villaggio sulla spiaggia”, con un’affluenza prevista di oltre 30mila persone, preoccupa.