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Come curare la calvizie grazie alla medicina rigenerativa

05 febbraio 2019 | 14.45
LETTURA: 5 minuti

Come curare la calvizie grazie alla medicina rigenerativa

La calvizie non è solo un banale inestetismo, sebbene si possa ovviamente vivere bene completamente calvi la maggior parte delle persone che sperimentano la perdita dei capelli non vive questa situazione con serenità.

Oggi, grazie alla ricerca e a nuove tecnologie, per chi perde i capelli ci sono vere possibilità di affrontare, contrastare e in molti casi ottenere risultati importanti grazie all’approccio Multidisciplinare.

Non dunque cosmetica, non più solo chirurgia - sempre meno appetibile - ma attraverso la Medicina Rigenerativa Multidisciplinare che permette di sfruttare le potenzialità delle nostre cellule rigenerative. Il Dott. Mauro Conti, Direttore Scientifico di HairClinic Italia, Società leader nel cura della calvizie con approccio Medico Rigenerativo, spiega innanzitutto perché si perdono i capelli.

“La tipologia di calvizie più comune è l'alopecia androgenetica. Colpisce soprattutto gli uomini e si presenta con un progressivo diradamento e indebolimento dei capelli. I follicoli, ovvero le cavità presenti nel derma da cui hanno origine i capelli, risentono in maniera significativa dell'ormone maschile presente nel sangue. Quando quest'ultimo arriva a nutrire i follicoli crea una sofferenza. Di conseguenza il follicolo si indebolisce, i capelli diventano più fini, più radi, fino a cadere.”.

Proprio nel momento in cui ci si accorge di perdere i capelli è importante intervenire e correre ai ripari, individuando innanzitutto i motivi di questo problema.

“Le cause della calvizie possono essere diverse, è difficile individuare una causa unica. Il follicolo risente dello stress, delle stimolazioni ormonali, ma anche di uno stile di vita poco sano o dell'alimentazione sbagliata” spiega il dott. Conti, “ai giorni nostri abbiamo smesso di vivere seguendo i ritmi dettati dalla natura: dormiamo poco, viviamo in mondo artificiale, più stressante.”

E’ perciò difficile capire dove intervenire e in che modo, ma è qui che la Medicina Rigenerativa Multidisciplinare mostra la sua utilità rispetto ad altre forme di intervento. Ancora il dott. Conti: “La cura alla calvizie non può prevedere una sola tecnica isolata, ma un'azione coordinata che agisca in modo completo. La Medicina Rigenerativa Multidisciplinare è la soluzione migliore per la cura della calvizie perché non ha effetti collaterali: attraverso infatti un'azione coordinata, e non isolata, verranno curati i follicoli, che ritorneranno ad essere sani. La Medicina Rigenerativa Multidisciplinare non è invasiva, perché sfrutta la capacità rigenerativa del nostro corpo. Effettua una riparazione tessutale perché vengono isolati i follicoli, grazie a particolari cellule e proteine rigeneratrici che vengono riattivate.”

Molto più efficace quindi rispetto ad esempio al trapianto dei capelli. Ne è certo il dott. Conti: “Il trapianto di capelli non può interagire con le cause che generano la calvizie. La chirurgia non è la soluzione completa. Spesso chi soffre di alopecia desidera estinguere il problema dall'oggi al domani, di fatto l’autotrapianto di capelli non basta, se effettuato nel momento sbagliato oltre a non risolvere il problema in modo completo, rischia in molti casi di danneggiare anche i capelli ancora presenti, dando vita al conosciuto effetto shock-loss dovuto al traumatismo del trapianto stesso.”.

Secondo il dott. Conti la calvizie non è solo un inestetismo è una vera patologia e come tale deve essere trattata:” L’autotrapianto di capelli è un ottima soluzione solo quando si agisce su una vera base di salute perché non può minimamente curare la patologia, non deve essere mai la prima scelta. Per arrivare ad una soluzione completa, prima di tutto il parco follicolare deve essere invece curato seriamente, l'automedicazione chirurgica, le terapie invasive o gli integratori non sono una soluzione.”

La Medicina Rigenerativa Multidisciplinare è perciò la soluzione migliore per la cura della calvizie anche perché non ha effetti collaterali e non è invasiva, perché sfrutta la capacità rigenerativa del nostro corpo ed effettua una riparazione tessutale in quanto vengono isolati i follicoli, grazie a particolari cellule e proteine rigeneratrici che vengono riattivate.

Il Protocollo Medicina Rigenerativa Multidisciplinare non è però adatto all’alopecia universale e cicatriziale, ovvero quel tipo di alopecia che porta alla caduta totale di capelli e peli in tutto il corpo.

Tra le persone idonee al Protocollo e che si rivolgono alla Medicina Rigenerativa Multidisciplinare non ci sono solo quelle che stanno perdendo i capelli, ma anche chi ne ha tanti ma ha paura di perderli, oppure chi ha iniziato a perderli e, a causa di qualche evento, ha iniziato a vivere male un diradamento sempre più presente.

“Oggi la consapevolezza dell’importanza di un approccio medico rigenerativo avanzato porta un paziente con una calvizie avanzata ma ancora recuperabile. E' importante iniziare a preoccuparsi quando i capelli sono sofferenti, diradati e deboli, non quando ormai sono arrivati alla caduta. I capelli sono uno strumento di comunicazione e di seduzione, ed è normale avvertire il desiderio di ritrovare la propria immagine.” aggiunge il dott. Conti.

Si può vivere benissimo anche senza capelli, ma se li si vuole curare è importate compiere percorsi terapeutici efficaci e non perdere tempo con false cure o palliativi. Da sola può, la Medicina Rigenerativa Multidisciplinare esprime il suo massimo potenziale nei casi di diradamento, forte, iniziale, localizzato o diffuso, “Oltre il 93% dei pazienti che trattiamo in HairClinic sono in questa fase”, specifica il Direttore Scientifico Dott. Mauro Conti.

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