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La prigione delle balene

06 febbraio 2019 | 12.51
LETTURA: 4 minuti

Nuove immagini diffuse da Change.org, piattaforma di petizioni internazionale, mostrano le condizioni in cui si trovano dal luglio del 2018 circa 100 balene, 11 orche, 90 beluga e 5 piccoli trichechi. Ci troviamo all’estremità orientale della Russia, vicino alla città di Nakhodka, che si affaccia sul Mar del Giappone. Secondo Greenpeace, "questi cetacei sono destinati a essere venduti illegalmente a parchi acquatici cinesi". Le autorità russe invece avrebbero avviato un’inchiesta. La caccia alle balene è vietata dalle norme internazionali, a meno che non abbia scopi scientifici e/o educativi. A causa del freddo invernale e dello spazio limitato nelle gabbie marine, come si vede nel video, Change.org, spiega che "le orche hanno iniziato a sviluppare geloni. Nelle condizioni attuali - denuncia l'organizzazione - se non succede qualcosa al più presto gli animali inizieranno a morire. In particolare, viene raccontata la storia di Kirill, una delle orche più giovani detenute in quella che è una vera e propria "prigione per le balene". "Kirill - denuncia Change.org - catturato nell’estate del 2018 nel Mare di Okhotsk in Russia è in grave pericolo, ha solamente 1 anno e al momento è inattivo, sembra ammalato e galleggia per lunghi momenti senza fare il minimo movimento, il suo respiro è molto lento e potrebbe essere un segnale di polmonite o di altre malattie che hanno danneggiato i suoi organi interni". Nel frattempo 3 organizzazioni ecologiste sono andate in tribunale per chiedere di liberare gli animali ma l’udienza è stata fissata solo per marzo. (Video Change.org)

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