"Questa non è il caso che la canti io...". Palcoscenico del Maurizio Costanzo show. Seduto a fianco del conduttore, Matteo Salvini risponde a tutte le domande di attualità politica ma quando partono le note di 'Dieci ragazze per me', uno dei grandi successi di Lucio Battisti, il ministro si tira indietro.
Nonostante le insistenze di Mara Venier, che lo incalza con il microfono, usa l'ironia per dire no. "Qui c'è il quarantesimo al mondo, Mahmood, che ha cantato, c'è quello che sembra il figliolo di Battisti e deve cantare Salvini?" si schernisce ancora il Capitano. Dal pubblico c'è chi lo incita: "Ci vuole coraggio, ministro, ci vuole coraggio". E lui replica: "Il coraggio non mi manca".
Quando arrivano gli altri successi di Battisti - con Mogol in teatro seduto poco più avanti - Salvini prova allora a far sentire la sua voce, come per 'Un'avventura', dove il tentativo canoro del vicepremier trova, però, un ostacolo insormontabile nell'acuto di 'innamorato'. Ma gli applausi coprono la stecca. E lo spettacolo continua.