di Valerio Masia
Dal centro di Roma a quello di Firenze a quello di Venezia. Tra le piattaforme Airbnb, Booking.com, HomeAway, B & B e alberghi diffusi è tutto uno sfruttamento commerciale. Il risultato? centri storici spopolati, conseguenza della tendenza a sfrattare i residenti, per far posto ad attività di locazione breve. E il sommerso, ovvero il nero, in questo comparto fa paura. Secondo gli ultimi dati che ci sono stati forniti da Federalberghi nel solo 2016 i soli host di Airbnb hanno ricavato in Italia circa 621 milioni di euro, sui quali il portale avrebbe dovuto effettuare e versare ritenute per circa 130,4 milioni di euro. Considerando il tasso di crescita degli annunci, si può stimare che l’evasione fiscale dell’imposta ai danni dello Stato nel primo anno di applicazione della norma sia stata pari ad almeno 200 milioni di euro. Veramente tanti. Da qui la dura presa di posizione del ministro dell'Agricoltura e del Turismo Centinaio che vuole istituire un codice identificativo nazionale per le strutture ricettive entro l'estate.