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Razzia di reperti archeologici in Calabria, il video

18 novembre 2019 | 13.21
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Tombaroli che per portare alla luce reperti archeologici hanno vandalizzato intere aree protette. Materiale rubato che veniva poi portato all’estero nascosto in camion o auto e lì venduto al mercato nero. Una maxi razzia di reperti archeologici nella totale violazione di aree protette della Calabria. Con ruspe e mezzi meccanici, come si vede in questo video, i componenti di questa banda per anni hanno trafugato materiale di valore inestimabile per svariati milioni di euro. A farmare l'organizzazione criminale i carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, con il coordinamento di Europol ed Eurojust. L’operazione "Achei" è iniziata nel 2017 con l’arrivo di un esposto anonimo che segnalava scavi abusivi nelle zone archeologiche di Cirò, Capo Colonna e Castiglione di Paludi, tutti in Calabria. 23 le misure cautelari. Nel corso dell’operazione sono stati recuperati diversi reperti archeologici risalenti al IV e al III secolo a.C. rinvenuti nella disponibilità di uno dei capi dell’organizzazione, quali: 5 vasi e lucerne in terracotta, piatti con scene di animali, fibule e monili vari, nonché sono stati sequestrati i mezzi meccanici e le attrezzature tecniche utilizzati rispettivamente per l’escavazione del terreno e per le ricerche archeologiche clandestine. (Video/carabinieri)

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