"Qui io, Damaso, desidererei far seppellire i miei resti, ma temo di turbare le pie ceneri dei santi". Questa l'iscrizione che Damaso volle far porre nella Cripta dei Papi nelle Catacombe di San Callisto, testimonianza non solo della sua venerazione verso i martiri, ma anche dello spirito di umiltà e di servizio che caratterizzò tutta la sua esistenza. Nato a Roma nel 305 e cresciuto in una famiglia estremamente devota. Damaso morirà, quasi ottantenne, l'11 dicembre del 384 e verrà sepolto sulla via Ardeatina, in una tomba che egli stesso ha fatto costruire. Più tardi, i suoi resti verranno trasferiti nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, dove tutt'oggi riposano. Grazie alla sua passione per la poesia e la scrittura, viene invocato da scrittori e divulgatori scientifici, ed è considerato il patrono degli archeologi.