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20 maggio 2020 | 08.11
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Fase 2. Nella Fase 2 solo un italiano su due tornerà nei negozi come prima. Con la riapertura delle attività commerciali, secondo un sondaggio di Izi, poco più della metà degli italiani, il 53 per cento, tornerà fisicamente nei negozi e meno di due su quattro nei centri commerciali. E ancora, più della metà degli italiani non frequenterà più come prima i ristoranti e il 48 per cento degli intervistati non tornerà nei bar con la stessa frequenza rispetto alle abitudini pre Covid.  Consumi. Con il lockdown i consumi sono calati del 47 per cento. Il calcolo è dell'ufficio studi di Confcommercio, che parla di risultati mai sperimentati dall'Italia dopo la seconda guerra mondiale. A marzo, la flessione era stata del 30 per cento, ma i primi 10 giorni del mese era ancora quasi tutto aperto: il lockdown completo di aprile ha peggiorato la situazione, dimezzando le spese.  Pil. Nel secondo trimestre il Pil italiano avrà una battuta d'arresto pari al 9%. Sono le stime del centro studi Confindustria, che per l'intero 2020 peggiora la sua previsione: dal -6% stimato a fine aprile, il calo del prodotto interno lordo arriverà al 9,6 per cento. Nel secondo semestre, infatti, il recupero sarà parziale, frenato da scorte accumulate e difficoltà di molte imprese. Difficoltà che proseguiranno anche nel 2021.  Clima. La chiusura delle attività per contrastare il covid ha portato a una riduzione delle emissioni nell'aria fino al 75 per cento nelle aree urbane. Uno studio europeo che ha analizzato sette città, Basilea in Svizzera, Berlino in Germania, Firenze e Pesaro in Italia, Helsinki in Finlandia, Heraklion in Grecia e Londra nel Regno Unito, ha rilevato una chiara connessione tra le restrizioni e la riduzione delle emissioni: il miglioramento è arrivato con la diminuzione del traffico stradale e delle attività economiche.  Petrolio. Anche i consumi petroliferi hanno fortemente risentito del lockdown. Nei primi quattro mesi del 2020, secondo l'Unione petrolifera, sono scesi del 19 per cento. Ancora di più i consumi di carburanti, diminuiti di quasi il 28 per cento a 7,3 milioni di tonnellate. La benzina è scesa del 32 per cento.

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