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Cancro ovaio, scienziata italiana studia bersaglio per cure su misura

16 settembre 2020 | 19.14
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 - (Fotolia)
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Scoprire un nuovo bersaglio terapeutico per sviluppare trattamenti efficaci e personalizzati contro le forme più gravi di cancro all'ovaio, neoplasie che quando vengono riconosciute hanno già prodotto metastasi. E' la missione di Elisabetta Grillo, PhD in Biotecnologie cellulari e molecolari applicate al settore biomedico presso l'università degli Studi di Brescia, che per un anno sarà finanziata grazie a un'alleanza fra Lactacyd e Fondazione Umberto Veronesi nell'ambito del progetto Pink is Good per la ricerca sui tumori femminili. Tutti potranno contribuire a sostenere la scienziata, attraverso una campagna partita nei punti vendita della grande distribuzione.

"Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado è il tipo di cancro all'ovaio più diffuso e aggressivo - spiega Grillo - Già alla diagnosi le pazienti presentano metastasi addominali o addirittura metastasi in organi più distanti. La mancanza di marcatori per una diagnosi precoce e di valide opzioni terapeutiche, insieme alla prognosi generalmente infausta, rendono necessari ulteriori studi per l'identificazione di nuove strategie terapeutiche".

"Sulla base dell'analisi dell'espressione genica - prosegue la ricercatrice - abbiamo recentemente identificato due sottotipi di carcinoma ovarico sieroso di alto grado, associati rispettivamente a metastatizzazione intra-addominale o a metastatizzazione a distanza. Fra i geni espressi in modo diverso nei due sottotipi abbiamo individuato un recettore di membrana per i fattori di crescita (Vegfr2), che in condizioni fisiologiche regola la crescita e motilità delle cellule. Su queste basi abbiamo ipotizzato che tale recettore possa regolare alcune caratteristiche sottotipo-specifiche del tumore all'ovaio. Attraverso l'utilizzo di modelli cellulari 2D e 3D, ci proponiamo di studiare il ruolo di Vegfr2 nella metastatizzazione del tumore all'ovaio e il suo potenziale come nuovo target terapeutico per la terapia personalizzata del carcinoma ovarico sieroso di alto grado".

Chi acquista un prodotto Lactacyd, oltre a contribuire a sostenere la ricerca scientifica d'eccellenza - informa una nota - potrà ricevere gratuitamente un decalogo sulla prevenzione, che rimane fattore importantissimo, sviluppato insieme a Fondazione Umberto Veronesi e disponibile sul sito www.protezioneassicurata.it. Per scaricarlo gratuitamente basterà registrarsi.

"Fondazione Umberto Veronesi da sempre è impegnata nella comunicazione dell'importanza della prevenzione e nel finanziamento alla ricerca scientifica sui tumori tipicamente femminili. Ricordiamo pertanto che una corretta igiene intima e le visite periodiche dal ginecologo aiutano a prevenire molte patologie che colpiscono i genitali femminili", afferma Chiara Segré, responsabile Supervisione scientifica di Fondazione Veronesi.

"Sostenere questa iniziativa per la nostra azienda è stato molto naturale dichiara Massimo Pilia, General Manager di Perrigo Italia - Collaborare con Fondazione Umberto Veronesi e sostenere il progetto Pink is Good rientra nella nostra missione che da oltre 60 anni con Lactacyd è quella di essere a fianco delle donne per offrire loro la protezione che meritano. Per natura la donna protegge sempre ciò a cui tiene con tutta l'energia che ha: la vita, la famiglia, le amicizie, senza mai dimenticare le proprie passioni e ambizioni. Fondamentale per noi sostenerla anche nella prevenzione e tutela della sua salute intima, da oggi insieme a Fondazione Umberto Veronesi con un progetto che ci rende molto orgogliosi e al quale abbiamo dedicato il sito www.lactacydperlaricerca.it".

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