"Ci vogliono chiudere in orfanotrofio. Come se fossimo orfani. Come se loro sapessero e noi no. Non fanno nulla per ascoltarci". E' la voce di Carolina, giovane attivista dei Fridays for future, occhi sapientemente truccati da una linea che divide a metà le palpebre perché le piace sottolineare la sua diversità. Parla con l'Adnkronos all'arrivo della notizia del mancato riconoscimento del Nobel a Greta Thunberg in una piazza del Popolo, dove oggi a Roma si sono riuniti i Fridays for future. Una piazza semi-deserta per il covid, disorientata dalla pandemia, incerta per le divisioni fra i gruppi, rassegnata ma non sorpresa ed adesso orfana del mancato riconoscimento alla baby-attivista-ecologista nordeuropea; una piazza in cui, mentre al ritmo di un tamburo bare colme di rifiuti entrano in scena in marcia funebre, Marta, 16 anni sussurra: "Sono delusa; continueremo a seguire il suo ideale, ma questa sconfitta influirà sul Movimento".