Immerso nel bosco, sulle rive del Lago di Nemi sorgeva il Tempio di Diana. Un complesso archeologico di straordinaria rilevanza dedicato alla dea latina e romana , divinità dei boschi, protettrice degli animali selvatici, custode delle acque e delle fonti. Dea della caccia, della verginità e del tiro con l’arco. Il santuario, chiuso ancora al grande pubblico si appresta a rinascere grazie a un nuovo progetto di restauro e recupero delle aree adiacenti reso possibile tramite i fondi europei transitati attraverso la Regione Lazio e a disposizione del Gruppo di azione locale di riferimento, quale è il Gal Castelli Romani e Monti Prenestini.