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Libri: 21 'Talenti d'Italia' sui quali investire, parola di olandese

04 aprile 2017 | 16.17
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Particolare della copertina di 'Talenti d'Italia'
Particolare della copertina di 'Talenti d'Italia'

C’è il regista siciliano Piero Messina, classe 1981, che ha lavorato con Paolo Sorrentino e che nel 2015 ha realizzato il suo primo lungometraggio, 'L’attesa', con protagonista Juliette Binoche. C’è Irma Testa di Torre Annunziata, campionessa mondiale di pugilato in diverse categorie di peso. E poi c’è la biotecnologa Marilena Iorio, ricercatrice all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nata sotto la Madonnina nel 1978. Giovani, 11 donne e 10 uomini, che si sono fatti strada senza lasciare il proprio Paese, t alenti nati e cresciuti in 'casa' sui quali investire. Parola di un olandese. Il giornalista Maarten van Aalderen ne ha raccolto le storie nel libro 'Talenti d’Italia', pubblicato da Albeggi Edizioni . Si tratta del secondo volume dopo ' Il Bello dell'Italia', pubblicato due anni fa, che il giornalista dedica alla scoperta del lato 'buono' della nostra Penisola.

Persone comuni, spiega conversando con l'Adnkronos van Aalderen, "che non sono 'nate con la camicia' e non sono state raccomandate. Tutti quelli che ho intervistato – racconta Maarten van Aalderen, corrispondente dall’Italia e dalla Turchia del maggiore quotidiano del suo Paese 'De Telegraaf' - hanno scelto di rimanere in Italia perché, malgrado le difficoltà, sono molto attaccati al loro territorio. E’ vero: c'è chi scommette sul proprio Paese e c'è chi sostiene, come lo chef lombardo Augusto Valzelli, che sfondare all'estero sarebbe stato più semplice. Ma tutti sono accomunati dal desiderio di promuovere la propria terra di origine". Un desiderio che, secondo il giornalista olandese, va sostenuto e difeso cercando di mettere nelle condizioni i giovani di manifestare le proprie competenze senza limitarli troppo: "Ho una impostazione molto liberale. Credo - dice Van Aalderen- che sia molto importante investire nei talenti perché possano trainare in avanti il Paese. Così come ritengo che sia necessario investire in tecnologia e sviluppo. Capisco che, a volte, le regole siano utili ma non devono mai essere soffocanti. Qualche giovane che ho intervistato mi ha detto che in Italia ci sono mille regole e troppi enti o istituzioni diverse. L'importante è che chi vuole emergere non vanga soffocato e che ci sia spazio per coloro che vogliono andare avanti".

Van Aalderen, più volte presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e ora vicepresidente, vuole lanciare un messaggio positivo: il dato più rilevante che il giornalista olandese trae dal confronto con i talenti tricolori " è che è possibile emergere e farsi strada anche in Italia . Bisogna guardare a questi buoni esempi. Da voi - osserva - si parla sempre della cosiddetta fuga dei cervelli, ma io ho voluto lanciare un messaggio di ottimismo. Il difetto di molti italiani è di dare la colpa agli altri. E' troppo diffusa la mentalità di non assumersi la responsabilità. E' una mentalità sbagliata. I 21 talenti di cui parlo nel libro si sono assunti le loro responsabilità. E sono esempi da seguire". Proprio sul tasto della responsabilità preme Van Aalderen: "Mi limito a dire è che, anche in politica, è facile criticare, ma quello che conta è costruire. Non sono prevenuto nei confronti di alcuno. Per me quello che conta è assumersi delle responsabilità. E questo è molto più difficile". Talenti che si sono espressi in vari campi, come lo speleologo Francesco Sauro, un padovano al quale, nel maggio dell’anno scorso, la rivista 'Time' ha dedicato una copertina, inserendolo tra i dieci leader della nuova generazione. O come l'atleta Nicole Orlando, nata nel 1993 a Biella: "Una ragazza normale con solo un cromosoma in più", come ama definirsi. Una giovane con la sindrome di Down che è diventata una superatleta: pratica sport da quando aveva tre anni e oggi è diventata una campionessa internazionale in varie discipline, conquistando medaglie e record mondiali. Il libro verrà presentato venerdì 7 aprile alle 18 presso l'Associazione Stampa Estera, a Roma in via dell'Umiltà, alla presenza del ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, di Luisa Todini, presidente Comitato Leonardo, e di Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore.

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