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25 aprile, Parenzo: "Patrioti canteranno 'Bella ciao', altri sono nipotini Duce"

22 aprile 2020 | 12.37
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"Alcuni leader della destra mettono ancora in discussione i valori fondanti della nostra democrazia. Repubblichini martiri? Erano al soldo dei nazisti"

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di Alisa Toaff

Il 25 aprile ''canterò a squarciagola 'Bella Ciao', metterò nel mio balcone la bandiera italiana e la bandiera d’Europa perché i veri patrioti sono quelli che festeggiano il 25 aprile, i veri 'Fratelli di Italia' sono quelli che canteranno 'Bella Ciao' sventolando il tricolore e la bandiera dell’Europa’’. E’ quanto dice all’Adnkronos David Parenzo sull’idea lanciata dall’Anpi di celebrare il 25 aprile esponendo dalle finestre e dai balconi il tricolore ed intonando 'Bella Ciao' non potendo scendere in piazza per le misure imposte dall’emergenza Coronavirus.

''Trovo che sia allucinante che ogni anno alcuni leader della destra italiana non perdano occasione per bombardare il 25 aprile - sottolinea il giornalista -. Mia nonna diceva sempre 'un bel tacer non fu mai detto'. Come trovo allucinante che si possa pensare di mettere insieme la Festa della Liberazione dal nazifascismo con le vittime del Covid, facendola diventare, come ha detto La Russa, 'una giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre'''.
''Questa cosa è insultante per chi ha perso la vita per il Coronavirus perché, sì, è una guerra, ma non ha nulla a che vedere con la Seconda guerra mondiale - sottolinea -. Ovviamente si tratta di una provocazione perché usano la metafora della guerra al Covid per sminuire quello che è stato fatto dai nazifascisti''.

''Trovo allucinante - ribadisce Parenzo - che ancora ci siano degli esponenti politici come appunto La Russa e compagnia bella che lo facciano! E’ assurdo che un uomo dalle istituzioni metta ancora in discussione uno dei valori fondanti della nostra democrazia. Il 25 aprile non soltanto è una festa Nazionale ma essendo la festa della democrazia La Russa dovrebbe ringraziare il 25 aprile perché è grazie alla festa della Liberazione che lui ha il diritto di parola -dice ironico- Il 25 aprile dovrebbe essere come il 14 luglio in Francia cioè una grande festa Nazionale’''.

''I nipotini di Benito che ancora oggi tirano fuori la storia del 25 aprile sono veramente patetici - prosegue Parenzo -. La nuova generazione dei nipotini di Sua Eccellenza (Mussolini, ndr) tipo come la Meloni, ancora mettono in discussione un pilastro della democrazia perché il 25 aprile è la nascita della Repubblica Italiana. Ma loro continuano a dire che dobbiamo ricordare anche quelli che loro chiamano 'i martiri di Salò' che io invece chiamo 'I Repubblichini' perché erano al soldo dei nazisti''.

''Secondo loro - incalza il giornalista - dobbiamo ricordare allo stesso modo chi ha combattuto per la democrazia e chi era al soldo dei Nazisti che loro chiamano 'patrioti'! Patrioti 'un ca..' erano al soldo dei tedeschi! L’Europa nasce proprio come risposta alla totalitarismo, al fascismo, al nazismo e al comunismo sovietico. Quelli che credono nella democrazia canteranno 'Bella Ciao' gli altri sono i nipotini di Sua Eccellenza! (Mussolini, ndr)'', conclude con una risata.

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