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34 anni fa l'agguato BR a Tedeschi: ''Terrorismo? Oggi non ci sono le premesse''

01 aprile 2014 | 21.18
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34 anni fa l'agguato BR a Tedeschi: ''Terrorismo? Oggi non ci sono le premesse''

''Ora ci sono le premesse per un altro tipo di delinquenza ma non per il terrorismo di allora''. Ne è convinto Nadir Tedeschi, ex esponente della Democrazia Cristiana, gambizzato in un agguato dalle Brigate Rosse il 1 aprile del 1980 a Milano, mentre era in corso un'assemblea nella sede del partito di via Mottarone. ''Ricordo bene quel giorno, anche perché ci ho scritto un libro - dice all'Adnkronos Tedeschi - Erano mesi molto difficili. Gli amici della sezione della Dc di via Mottarone, mi avevano invitato a tenere un discorso durante l'assemblea. Dovevo spiegare il congresso che c'era stato a febbraio dello stesso anno. Non prevedevo assolutamente quello che sarebbe successo''.

''Il 27 marzo a Genova i carabinieri avevano scoperto il covo delle Br e durante il blitz in un conflitto a fuoco morirono quattro brigatisti - spiega - L'agguato in cui fummo feriti, io, Eros Robbiani, Antonio Iosa e Emilio De Buono, fu una sorta di regolamento di conti, organizzato dalla brigata Walter Alasia anche per farsi pubblicità, volevano quattro morti democristiani. Hanno fatto irruzione mentre io parlavo, poi, forse per paura della reazione degli altri, all'ultimo momento ci hanno sparato alle gambe. Era un periodo difficile c'erano agguati, attentati. Nel 1980 ci fu anche l'omicidio di Walter Tobagi''.

Nadir Tedeschi ha ripercorso quegli anni nel suo libro 'Dialogo sull'Italia degli anni di piombo. Intervista sul terrorismo', volume che è stato ricordato anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della giornata della memoria delle vittime del terrorismo il 9 maggio del 2011. ''L'idea è nata da un'intervista di una ragazza, che stava facendo una tesi di laurea - racconta - Lei mi faceva delle domande via mail e io rispondevo, raccontando la storia, così si è pensato di pubblicare tutto quel materiale''.

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