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39 cadaveri in un Tir, arrestato 25enne

23 ottobre 2019 | 11.13
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La macabra scoperta nell'Essex: i corpi appartengono a 38 adulti e un adolescente. Johnson: "Sono sconvolto". Un precedente in Austria nel 2015

(Afp)
(Afp)

I corpi di 39 persone, 38 adulti e un adolescente, sono stati trovati nel container di un Tir nell'Essex. La polizia, chiamata dai servizi di emergenza sanitaria al 'Waterglade Industrial Park' a Grays, ha arrestato l'autista, un giovane di 25 anni dell'Irlanda del Nord, che è stato arrestato.

Il camion è transitato per il porto belga di Zeebrugge, scrive il quotidiano 'Le Soir', aggiungendo che la procura federale belga ha aperto un'inchiesta. La polizia dell'Essex ha confermato di ritenere che il Tir sia arrivato via mare dal porto belga fino a quello britannico di Purfleet, vicino a Greys, alle 00:30 di notte. Secondo le autorità "la parte motrice del Tir è arrivata dall'Irlanda del Nord". Inoltre, "riteniamo che il camion e il suo rimorchio abbiano lasciato il porto poco dopo le 1:15. Il conducente del camion, un 25enne originario dell'Irlanda del Nord, rimane in detenzione dopo essere stato arrestato con l'accusa di omicidio". In un primo tempo si era ipotizzato che il camion fosse arrivato su un traghetto dall'Irlanda. In un comunicato del ministero degli Esteri bulgaro, ripreso dalla Bbc, si afferma che il Tir era stato registrato a Varna, località bulgara sul mar Nero, con una compagnia di proprietà di un cittadino irlandese. Nel comunicato si sottolinea inoltre che, malgrado i corpi non siano stati identificati, la polizia britannica "considera altamente improbabile che siano bulgari". "Il camion Scania è stato registrato a Varna sotto il nome di una compagnia di proprietà di un cittadino irlandese", riferisce il comunicato, citando il nome della casa produttrice del Tir.

"Sono sconvolto" ha dichiarato via Twitter Boris Johnson. "Sto ricevendo costanti aggiornamenti dal ministero dell'Interno che sta lavorando con la polizia locale per stabilire esattamente cosa sia avvenuto" scrive il premier, che rivolge i suoi "pensieri a chi ha perso la vita e ai loro cari".

IL PRECEDENTE - L'atroce ritrovamento in Gran Bretagna ricorda un'altra terribile vicenda avvenuta nell'agosto 2015 quando i corpi di 71 migranti, fra cui anche otto donne e quattro bambini, furono trovati in Austria all'interno di un camion frigo abbandonato sull'autostrada vicino al confine ungherese. I quattro trafficanti responsabili sono stati condannati all'ergastolo in via definitiva lo scorso 20 giugno. Il processo si è celebrato in Ungheria perché si ritiene che la morte dei migranti sia avvenuta mentre il camion attraversava questo paese.

Le condanne contro i trafficanti - tre bulgari e un afghano - sono state comminate dalla corte d'appello della città magiara di Szeged. Secondo la ricostruzione dei fatti, i 71 migranti, in prevalenza siriani, erano stati fatti salire sul camion frigo vicino al confine fra Serbia e Ungheria. Una volta chiusi dentro, i migranti si erano sentiti soffocare e avevano cercato di attirare l'attenzione battendo sulle pareti interne del camion e forse anche gridando.

Durante il viaggio verso l'Austria, nel caldo di agosto, l'autista si era fermato più volte, ma i trafficanti gli avevano vietato di aprire il portellone del camion per areare l'interno, nel timore di essere scoperti. Una volta superato il confine con l'Austria, i trafficanti si sono resi conto della morte dei migranti e sono fuggiti dopo aver abbandonato il mezzo sull'autostrada.

La drammatica vicenda accadde nel pieno della crisi migratoria sulla rotta dei Balcani. Il gruppo di trafficanti aveva già organizzato altri 25 trasporti di migranti dalla Serbia verso la Germania. Nel processo in Ungheria erano imputati anche altri sette bulgari, un libanese e un afghano che all'epoca vivevano in Serbia e facevano parte della rete di trafficanti. Questo gruppo si è visto confermare in appello le lunghe pene detentive del primo grado di giudizio. Due di loro sono però latitanti.

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