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46% bambini col telefonino, cyberbullismo incombe su nativi digitali

21 maggio 2014 | 17.06
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46% bambini col telefonino, cyberbullismo incombe su nativi digitali

(Adnkronos salute) - Cyberbullismo, sexting, aggressioni virtuali e dipendenza da smartphone incombono sui nativi digitali. Ormai il 46% dei bambini europei possiede un telefonino e il 40% lo usa tutti i giorni, mentre il 20% ha un tablet e il 23% ne usa uno ogni giorno per accedere a Internet. E' quanto emerge dal progetto Net Children Go Mobile, condotto su 3.500 ragazzini dai 9 ai 16 anni, che presenterà nuovi dati su bambini e telefonini alla 64a Conferenza annuale dell'Associazione Internazionale Comunicazione a Washington Dc.

Secondo Giovanna Mascheroni dell'Università Cattolica di Milano, che dirige il progetto europeo condotto in Italia, Danimarca, Romania, GB, Irlanda e Portogallo, i giovanissimi oggi hanno un più alto livello di competenze digitali, sicurezza e abilità comunicative, rispetto a pochi anni fa. Tuttavia sono anche più a rischio di incappare in pericoli online. E gli stessi ragazzini sono consapevoli di alcuni rischi: il 72% pensa che l'uso smartphone conduca all'eccessiva dipendenza dalle tecnologie. Il cyberbullismo è ancora l'esperienza più rischiosa: due bambini su tre vittime di questa violenza via web confessano di essere stati 'molto' o 'almeno po'' sconvolti dall'esperienza. Al secondo posto, i pericoli sessuali: la metà dei ragazzini che hanno ricevuto messaggi sessuali o hanno visualizzato un contenuto hot di qualsiasi tipo (on e offline) l'ha trovata un'esperienza disturbante.

Per Mascheroni "l'esposizione ai rischi online appare maggiore tra i bambini che usano dispositivi mobili per andare su Internet, rispetto ai dati di Eu Kids Online 2010". Inoltre "si osserva la stessa correlazione tra opportunità e rischi: i più grandi e quelli che usano smatphone e tablet hanno più opportunità di navigare online, ma sono anche esposti a maggiori rischi". Stesso discorso per i più 'smanettoni', che magari hanno più dispositivi a portata di mano.

Emerge poi un rapporto affettivo con gli smartphone: proprio come è accaduto in un recente passato con i semplici telefonini, gli smartphone per i ragazzini sono strumenti personali, sempre a portata di mano, che favoriscono una sensazione di contatto perenne con amici e familiari. Infatti, la maggior parte dei bambini pensa che sia 'un po'' (39%) o 'molto' (42%), vero il fatto di sentirsi più connessi ai propri amici grazie agli smartphone. Ma questa 'relazione affettiva' rischia di trasformarsi in dipendenza: tre bambini su quattro (72%) pensano che 'da quando ho avuto il mio smartphone, sento di dover essere sempre disponibile per parenti e amici'.

Insomma, il fatto di essere nativi digitali non rende immuni dal tecnostress e dal fatto di essere sempre connessi. A lamentarsi sono soprattutto i più piccoli (9-12 anni). Il cinquanta per cento dei bambini ha dichiarato di sentire una 'forte' necessità di controllare il proprio telefonino per vedere se ci sono novità, e il 38% dice di sentirsi 'molto' o 'abbastanza' infastidito quando non può usare il cellulare.

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