cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 00:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Diritto d'autore

Sanremo: 5 artisti del festival non più Siae ma Soundreef

27 gennaio 2017 | 10.50
LETTURA: 4 minuti

L'ingresso del Teatro Ariston di Sanremo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
L'ingresso del Teatro Ariston di Sanremo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Sanremo 2017 sarà il primo festival con alcuni degli artisti coinvolti che non fanno più parte della Siae. Tra autori e artisti in gara tra i Big e tra le Nuove Proposte sono infatti cinque gli artisti del festival che non sono più iscritti alla Siae ma hanno affidato la gestione dei loro diritti d’autore a Soundreef, società autorizzata lo scorso marzo dalle autorità inglesi a operare sul mercato europeo dei diritti d’autore in ambito musicale.

Fra i big ci sarà Gigi D’Alessio che aveva aperto la strada nei mesi scorsi, il cantautore Nesli, il maestro Adriano Pennino che dirigerà l’orchestra per l’esibizione di Gigi D’Alessio oltre a Tommaso Pini in gara tra i Giovani. E sulla sponda di Soundreef è approdato anche uno dei compositori più importanti degli ultimi decenni che quest’anno ha scritto il brano di Al Bano per Sanremo: il maestro Maurizio Fabrizio. Ha scritto canzoni per artisti come Mia Martini, Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Mietta, Al Bano, Riccardo Fogli, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Renato Zero, Angelo Branduardi, e Miguel Bosé. Fabrizio è il quinto autore più presente al Festival di Sanremo con 33 canzoni, tra cui due primi posti (“Storie di tutti i giorni” per Riccardo Fogli nel 1982 e “Sarà quel che sarà” per Tiziana Rivale nel 1983) e tre terzi posti (Strano il mio destino per Giorgia nel 1996, Sempre per Lisa nel 1998 e Schiavo d'amore per Piero Mazzocchetti nel 2007) e ha scritto pezzi come “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini. È autore anche di musical e colonne sonore.

Ed ora occorrerà trovare una soluzione pratica per la riscossione dei diritti di questi artisti, che ancora non c'è, come spiega Davide d’Atri, amministratore delegato di Soundreef: "La Rai e gli altri utilizzatori televisivi e radiofonici che trasmettono opere dei nostri iscritti si trovano nella posizione di non poter fare a meno di acquisire una licenza da Soundreef. Infatti, Siae non ha più il mandato da parte di questi autori ed editori e non può certo gestirne diritti e compensi essendo l’iscrizione al monopolio facoltativa. L’utilizzazione di diritto d’autore a scopi commerciali senza licenza è un illecito civile e penale e i broadcaster sono da sempre molto attenti ai diritti. Gli operatori radio e tv – prosegue D’Atri - troveranno una soluzione nelle prossime settimane. Confidiamo nell'operato del Governo e del Mibact che nelle ultime settimane molto hanno fatto e molto crediamo faranno per risolvere positivamente questa situazione migliorando lo schema di decreto legislativo (n.366) sul recepimento della direttiva Barnier (n. 26 del 2014), che sancisce la liberalizzazione del mercato per la raccolta dei diritti d’autore nei paesi membri dell’Unione Europea. Il monopolio, al momento, rimane nella sola Italia".

Pronta la replica della Siae: "In merito alla gestione del diritto d’autore per il Festival di Sanremo, SIAE precisa che, fatta eccezione per la singola opera firmata da Gigi D'Alessio, la cui società editrice è comunque associata SIAE, tutte (e non meno di tutte) le altre opere in concorso sono state affidate in tutela a SIAE che pertanto provvederà a gestirle come gestisce il proprio intero repertorio. Con la RAI vi è massima chiarezza e collaborazione e non vi è alcuna confusione sul ruolo di SIAE. A Sanremo, quindi, tutto potrà svolgersi regolarmente dal punto di vista della gestione del diritto d'autore. Viva la musica".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza