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520 aziende da 53 mila letti per Aiop, settore 'in salute'

09 maggio 2019 | 17.45
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Barbara Cittadini presidente nazionale Aiop - Aiop
Barbara Cittadini presidente nazionale Aiop - Aiop

Un settore "vivace e in ottima salute", come evidenziano anche recenti acquisizioni, con gruppi 'storici' attivi in diverse regioni e anche all'estero. "Oggi - afferma all'AdnKronos Salute il presidente nazionale Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Barbara Cittadini, alla vigilia della 55esima Assemblea nazionale Aiop, in programma a Villa Erba (Como) - l'Aiop rappresenta circa 520 aziende su tutto il territorio nazionale, con oltre 53 mila posti letto" di cui 45 mila accreditati con il Servizio sanitario nazionale, 26 centri di riabilitazione e 41 Rsa.

"Fare differenza fra pubblico e privato è anacronistico: siamo la componente di diritto privato del Servizio sanitario nazionale - rivendica Cittadini - siamo parte di uno stesso sistema. E se è vero che occorre tornare a investire sul Ssn per garantirne l'universalità, sono moderatamente ottimista per il futuro: la legge di Bilancio 2019 lascia infatti intravedere una luce in fondo al tunnel".

Le strutture Aiop ricoverano più di un milione di pazienti l'anno, e si avvalgono della professionalità di 12 mila medici, 28 mila tra infermieri e tecnici e 32 mila operatori socio sanitari. "Bisogna dire - osserva la presidente Aiop - che il ministro della Salute Giulia Grillo ha ben chiare le criticità del Ssn, e fin dall'inizio del suo mandato ha agito in modo mirato, ad esempio, per contrastare il problema delle liste d'attesa. Un problema reale in tutte le regioni, anche se quelle in Piano di rientro in questi anni hanno sofferto di più".

I Piani di rientro, prosegue infatti Cittadini, "in questi anni sovente hanno portato solo ad un efficientamento della spesa, non a una razionalizzazione del servizio". Un'operazione che si è tradotta "in una deospedalizzazione che ha comportato problemi soprattutto per i cittadini. A fronte dei tetti di spesa fermi, la domanda di salute è mutata in questi anni, e l'assistenza è diventata anche più costosa. Se le risorse per la sanità diminuiscono, si rischia di non poter più garantire le cure a tutti".

In questo quadro "è positiva l'attenzione del ministro per il problema delle liste d'attesa e dell'uso improprio dei pronto soccorso. Ma soprattutto, rispetto a una mutata domanda di salute, occorrono una programmazione diversa e risorse maggiori. Il sistema sanitario è in sofferenza, ed è il momento di un intervento mirato e misurabile. Da parte nostra - conclude la presidente Aiop - assicuriamo la massima disponibilità a contribuire, per" dare solide basi al "futuro del Ssn".

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