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8 marzo, Ten. Col. Esercito: ''Io mamma di due bimbe comando 300 tra uomini e donne"

07 marzo 2023 | 16.19
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8 marzo, Ten. Col. Esercito: ''Io mamma di due bimbe comando 300 tra uomini e donne

"Da otto mesi sono al comando di un battaglione di 300 tra uomini e donne, una squadra unita che si fida di me e mi vede come suo punto di riferimento. Ho 42 anni, sono un tenente colonnello ma anche una moglie e una mamma di due bambine di 5 e 2 anni. Il segreto? Credo sia nell'organizzazione, i sacrifici fatti in accademia mi hanno temprato e oggi, che ho al mio fianco un ufficiale come me dell'Esercito, mi sento una donna fiera e fortunata". A parlare all'Adnkronos è il tenente colonnello dell'Esercito Italiano Sara Scala.

"Ho frequentato l'accademia militare di Modena, cinque anni duri, intensi, che hanno richiesto un addestramento e una preparazione fisica e culturale impegnativa. Un percorso fatto di sacrifici, è vero - racconta - che ha fatto sì che io oggi ricopra il ruolo di comandante del Battaglione trasmissioni del 232esimo Reggimento trasmissioni di Avellino che ha il compito di fornire gli assetti delle telecomunicazioni nelle operazioni all'estero e nelle esercitazioni a supporto delle unità dell'Esercito italiano. Per me è motivo di forte orgoglio essere a capo di 300 tra uomini e donne. E' una parità sostanziale che andrà costruita giorno per giorno, che va conquistata - spiega - moglie e mamma di due bambine di 5 e 2 anni, ho la fortuna di avere un marito anche lui ufficiale dell'Esercito che mi capisce e mi supporta".

"Devo dare l'esempio ai miei uomini, devo essere responsabile, educatrice e mamma per i miei figli. Lo faccio non senza sacrifici, certo - continua il tenente colonnello - mi sveglio alle 5 per organizzare il pranzo insieme a mio marito, ci dividiamo i compiti in modo equo così da riuscire a far tutto. Ho aspettato a fare i figli perché dovevo completare tappe importanti, conciliare gli impegni lavorativi, ma ho avuto un grande supporto, l'Esercito mi ha sostenuto nelle gravidanze prima e nella fase dell'allattamento poi. Alla base di tutto credo ci debba essere organizzazione, con mio marito mettiamo in conto che possiamo star fuori anche per lunghi periodi per attività operative e addestrative. A volte si soffre anche, ma fa parte del nostro lavoro, e poi mio marito mi aiuta tanto, quando sono fuori mi manda foto e video, mi fa capire che va tutto bene e posso lavorare serena. Sono tranquilla perché capisce le mie assenze o magari la momentanea impossibilità di rispondere al telefono. Alle donne auguro proprio questo, di essere sempre soddisfatte e fiere di ciò che fanno, di sentirsi complete, allo stesso tempo donne lavoratrici, mamme e mogli".

(di Silvia Mancinelli)

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