
Oggi l'80% dei Mmg parla con soli 10 pazienti di problemi intimi
Roma, 29 mar. (Adnkronos Salute) - Aumenta con grandi rischi per la salute lo shopping online di farmaci spesso considerati 'imbarazzanti' per la cura di disturbi sessuali, che si prova vergogna a confidare perfino al medico di famiglia. Così il tradizionale 'dica trentatre' in ambulatorio sta per essere affiancato da domande più intime. Sono in arrivo infatti questionari sulla salute sessuale che diventeranno parte integrante del consueto check-up generale, accanto alla misura della pressione e della glicemia, aiutando medici e pazienti a valutare eventuali disturbi che possono compromettere il benessere generale ed essere sintomo di patologie ben più gravi.
L'iniziativa, assieme all'avvio di corsi specifici per la formazione continua dei medici su temi di salute sessuale, arriva dalla Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) anche a seguito dei risultati di un'indagine condotta su circa 800 medici di famiglia. Il sondaggio rivela infatti che l'80% dei medici ogni mese parla di disturbi sessuali con meno di 10 pazienti: appena un medico su 5 esegue una valutazione del benessere sessuale nell'ambito dei normali controlli di salute o almeno sui pazienti a rischio, eppure quando si sceglie di affrontare l'argomento il rapporto con il paziente migliora decisamente.
Oltre la metà degli assistiti inizia ad aprirsi chiedendo informazioni e consigli e il medico di famiglia può essere perciò il primo confidente per cominciare ad affrontare questi problemi. (segue)