
59,2% ha problemi economici, 47,3% di lavoro 16,2% disagi abitativi
(Adnkronos) - La prima parte del Rapporto Caritas ha lo scopo di fornire al lettore una serie di dati e informazioni utili per comprendere meglio il fenomeno della povertà in Italia, sulla base dell’esperienza delle Caritas diocesane e delle Chiese locali. In base ai dati raccolti presso 814 Centri di Ascolto (CdA), in riferimento a 128 diocesi (58,2% del totale) è possibile disporre di dati aggiornati sulle povertà osservate e prese in carico nel corso del 2013.
A livello complessivo si conferma la presenza di una quota maggioritaria di stranieri (61,8%) rispetto agli italiani (38,2%). La quota di italiani è più forte nel Sud (59,7%). Si tratta in prevalenza di donne (54,4%), di coniugati (50,2), disoccupati (61,3%), con domicilio (81,6%). Hanno figli il 72,1%. Sono separati o divorziati il 15,4%.
Il 6,4% è analfabeta o completamente privo di titolo di studio. Nel corso del 2013, il problema-bisogno più frequente degli utenti dei CdA Caritas è stato quello della povertà economica (59,2% del totale degli utenti), seguito dai problemi di lavoro (47,3%) e dai problemi abitativi (16,2%). Tra gli italiani l’incidenza della povertà economica è molto più pronunciata rispetto a quanto accade tra gli stranieri (65,4% contro il 55,3%). (segue)