
(Adnkronos salute) - Queste pazienti hanno avuto la possibilità di venire a conoscenza dell'errore evitando, così, l'interruzione volontaria della gravidanza che si apprestavano ad eseguire. "Ma ho realizzato che alcune pazienti potevano essere indirizzate verso l'aborto senza neanche cercare una verifica attraverso test diagnostici", continua Giorlandino. Quante donne aspettano settimane per un controllo quando hanno avuto quella che ritengono la 'condanna' di un'anomalia per il feto? Il rischio di interrompere la gravidanza è troppo alto, secondo l'esperto. "Ecco perché ho voluto allertare le future mamme. Se a me, su 8 donne giunte casualmente, il 75% circa aveva un risultato errato, immagino quante altre volte questo sia avvenuto in Italia".
Nonostante questi test di screening non offrano nessuna certezza e chiedano di essere confermati mediante villocentesi o amniocentesi, la risposta patologica "induce un'angoscia tale - riferisce - da poter condurre le gestanti a ricorrere direttamente all'aborto volontario senza attendere l'esito della conferma". Un errore, secondo Giorlandino. "Oltre ai troppi falsi positivi - spiega lo specialista, che sta raccogliendo la sua casistica per la pubblicazione di uno studio scientifico - c'è anche la questione dei falsi negativi. Gestanti serene per aver avuto una risposta rassicurante dal test, ma che potranno scoprire solo alla nascita eventuali anomalie". (segue)