
Roma, 31 mar. - (Adnkronos) - I lavori di riqualificazione nel centro storico di Ferrara, realizzati nell’ambito del Programma Speciale d’Area sottoscritto tra Comune e Regione Emilia Romagna, hanno consentito di realizzare una serie di indagini archeologiche che ora aiutano a comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi. I risultati di queste indagini vengono divulgati attraverso due mostre che sotto l’egida di 'Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città' si svolgono in città dal 6 aprile al 13 luglio prossimi.
Gli scavi archeologici, diretti da Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna e curatrice della mostra del Museo Nazionale, hanno interessato le aree dell’attuale piazza Municipale e del Giardino delle Duchesse, l’edificio noto come 'ex Bazzi' e tutto il Corso Martiri della Libertà.
Altri interventi si sono svolti all’interno del Castello Estense, seconda residenza degli Este in ordine di tempo, permettendo anche in questo caso di fare luce su alcune parti dell’edifico tra cui la celebre zona dei 'Camerini d’alabastro'. In entrambi i casi l'indagine ha toccato il cuore del potere estense, al centro dell’area che fu oggetto di una delle più importanti operazioni di trasformazione urbana avviata da Ercole I, culminata nella famosa Addizione erculea del 1492. (segue)