
(Adnkronos) - Sul fronte delle banche, il credito in Emilia Romagna, secondo l’analisi del Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, è rimasto in calo anche a fine 2013. Il complesso dei prestiti a famiglie e imprese della Regione ha segnato una riduzione del 3,5% a dicembre 2013, in linea con la media annua (-3,3% sul 2012). L'andamento ha continuato a risentire della debolezza dei prestiti alle imprese che a fine 2013 hanno registrato una contrazione del 4,4%, poco oltre la media annua (-4,3%). Più moderato il calo dei prestiti alle famiglie (-0,7% sul 2012).
Ad ogni modo, sostiene il direttore regionale di Intesa San Paolo Adriano Maestri "con il consolidarsi della ripresa a livello nazionale e locale, il ritmo di crescita delle sofferenze dovrebbe però decelerare".
Insomma, le previsioni lasciano spazio a quello che il presidente di Confindustria Emilia Romagna Maurizio Marchesini chiama un "moderato ottimismo" che "riguarda in particolare produzione e ordini, mentre si registra maggiore cautela sull’occupazione". In questo contesto, rimarca Marchesini "gli investimenti restano il principale fattore di accelerazione, ancora ampiamente inespresso e che occorre stimolare in modo deciso ed efficace". "Diventerà quindi fondamentale - conclude il numero uno di Confindustria -la capacità, sia del Governo nazionale sia di quello regionale, di cogliere questa esigenza e intervenire mettendo in campo azioni e strumenti adeguati".