
Roma, 31 mar.(Adnkronos) - La vertenza sulla centrale elettrica di Vado Ligure approderà domani al ministero dello Sviluppo. L'incontro e' stato sollecitato dalle segreterie nazionali di Flaei Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil per trovare una soluzione ad una vicenda che provoca pesanti ripercussioni sul mondo del lavoro, con centinaia di addetti in cassa integrazione, oltre ai lavoratori dell’indotto.
Il sequestro dell’impianto Tirreno Power di Vado Ligure, avvenuto l’11 marzo scorso da parte della magistratura, richiede "interventi per il rispetto dei limiti delle emissioni sui quali è in corso un confronto con i vertici del gruppo industriale per individuare un cronoprogramma che garantisca il rispetto dei limiti ambientali oltre alle innovazioni tecnologiche", spiega il segretario generale della Flaei Cisl, Carlo De Masi.
"Siamo convinti – aggiunge – che il Ministero dello Sviluppo debba indicare le possibili soluzioni. La crisi profonda della generazione elettrica italiana si ripercuote oggi in modo crescente sia sul mondo del lavoro sia sugli equilibri energetici nazionali". Lo scenario internazionale d'altra parte, conclude, "dovrebbe suggerire grande pragmatismo in questo settore, contemperando necessità ambientali dei territori con la modernizzazione degli impianti e la sostenibilità degli investimenti.