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Bimba scomparsa a Firenze, genitori ascoltati per ore: nuove perquisizioni

Sono stati il padre e la madre a chiedere nuovo incontro. Controlli anche in alcuni locali vicini all'ex hotel Astor, nei garage del palazzo e in una ditta adiacente

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29 giugno 2023 | 12.53
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Miguel Angel Ramon Chiclio Romero e Kathrina Alvarez, genitori di Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno dall'ex hotel Astor di Firenze, sono stati sentiti nuovamente oggi dagli investigatori dell'Arma dei carabinieri e dai pubblici ministeri che conducono le indagini. Sono stati il padre e la madre della piccola Mia Kataleya Chiclio Alvarez a chiedere di essere nuovamente ascoltati al fine di poter fornire elementi utili alle ricerche.

Questa mattina, pertanto, intorno alle 9.30, i genitori si sono recati presso la caserma del comando dei carabinieri di Firenze, dove sono stati ascoltati a più riprese fino al pomeriggio inoltrato.

I genitori della piccola sono stati accompagnati dagli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni; con loro anche Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo e in precedenza comandante del Ris a Parma, che è stato nominato consulente della famiglia.

"I genitori hanno chiesto di essere sentiti nuovamente - ha detto l'avvocato Sharon Matteoni all'Adnkronos - al fine di poter chiarire alcuni elementi che ritengono possano essere importanti per lo sviluppo delle indagini. Hanno fornito anche alcuni particolari nella speranza che possano essere proficui". Nel frattempo, gli investigatori avrebbero messo a confronto il loro racconto con dettagli emersi durante le operazioni di indagine.

NUOVE PERQUISIZIONI

Intanto nuove perquisizioni sono scattate questa mattina. Su mandato del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, e del pubblico ministero Christine Von Borries, perquisiti anche in alcuni locali vicini all'ex albergo, compresi i garage di un palazzo.

Secondo quanto si è appreso, gli investigatori dei carabinieri sono stati impegnati anche nella perquisizione dei locali di una ditta adiacente al cortile dell'ex Astor, che risulterebbe gestita da due fratelli italiani, dove potrebbe essere stata nascosta per alcune ore la piccola Kata dopo il possibile rapimento. I due fratelli sarebbero stati perquisiti come terzi non indagati dalla Procura.

Le perquisizioni, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, sarebbero state finalizzate alla ricerca (anche mediante impiego del luminol) di eventuali tracce utili alle indagini, volte a ricostruire le possibili vie di fuga attraverso cui la piccola Kata potrebbe essere stata fatta uscire dall'ex albergo.

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