Tra i primi denunciati anche l'uomo che gridò "Ti stupro" alla mamma rom. Lei: "Perdono chi mi ha detto quelle cose". Di Maio: "Non sono irritato con Raggi". La famiglia assegnataria dell'appartamento: "Non ce ne andiamo". Dai balconi sventolano i tricolori
Primi denunciati per le proteste di questi giorni nel quartiere di Casal Bruciato a Roma dopo l'assegnazione di una casa a una famiglia rom. I nomi sono contenuti in un'informativa della Digos che verrà trasmessa in Procura. Tra loro, a quanto si apprende, ci sarebbe anche l'uomo che ha urlato "ti stupro" alla donna mentre entrava nell'alloggio che le è stato assegnato insieme alla sua famiglia.
Intanto, la famiglia rom assegnataria dell'appartamento al 20 di via Sebastiano Satta, non ha intenzione di mollare. "Per ora non andiamo da nessuna parte, aspettiamo l'apertura delle scuole, a settembre, a quel punto valuteremo il da farsi" dice la famiglia rom all'Adnkronos -. Non vogliamo lasciare questa casa, ma è fondamentale che il quartiere ci accetti".
"Sarebbe brutto - spiegano - soprattutto pericoloso, se i nostri figli andassero a scuola in un quartiere che non ci vuole. E già capitato che venissero presi di mira, con insulti e sputi, e non vogliamo si ripeta. A settembre, quindi, valuteremo se ci saranno le condizioni per iscriverli qui o se invece sarà il caso di lasciarli nella scuola dove già frequentano".