Per insegnanti nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria
Due concorsi in arrivo per 30.216 posti per insegnanti infanzia, primaria e secondaria, di cui 9.115 saranno per insegnanti di sostegno. Previsti poi successivi concorsi con cui sarà possibile raggiungere l'obbiettivo dettato dal Pnrr di 70mila unità. I concorsi saranno indetti a cadenza annuale su base regionale per garantire di anno in anno la copertura dei posti che si renderanno disponibili. I decreti che dettano le regole per lo svolgimento dei concorsi hanno ricevuto parere positivo dalla Commissione europea.
Ma basteranno a coprire tutti i posti? Secondo Irene Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola non saranno sufficienti e sarebbe necessario attuare un sistema di assunzione a doppio canale. "Oggi i posti vacanti sono quasi 45.000 contando tutti i gradi di istruzione e non solo quelli del Pnrr che riguardano la secondaria. Stimiamo 25mila nuovi posti all'anno per effetto dei pensionamenti. Voler coprire i posti con i soli concorsi non sarà efficace - evidenzia all'Adnkronos - perché siamo a novembre e per i 30.000 posti deve ancora partire il bando. Gli altri circa 15.000 quando saranno messi a bando? Per il 2025? Intanto i posti restano vuoti. Ecco perché ripetiamo ancora una volta che si dovrebbe prevedere di assumere in ruolo anche dalle GPS (graduatorie provinciali di supplenza), che sono sempre pronte,con un sistema a doppio canale sicuramente più efficace".
A Barbacci fa eco Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda che osserva: ''Meglio di niente. Ne servirebbero di più. Comunque dubito che la macchina del ministero sia in grado di fare uno sforzo maggiore. Il sistema di reclutamento dei docenti è troppo lungo e macchinoso e rischia di creare alla lunga una cronica mancanza di insegnanti".
Per Cristina Costarelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi Lazio, l'arrivo dei concorsi è una 'boccata di ossigeno' per la scuola. "I numeri mi sembrano ottimi, sicuramente vanno a dare una buona risposta ai posti che al momento non sono ancora occupati da docenti di ruolo: è un ottima boccata di ossigeno per la situazione del precariato scolastico. - sottolinea Costarelli - Ritengo importante il reclutamento a scadenza annuale: credo sia la risposta migliore alla necessità di avere sempre personale di ruolo in servizio e pronto a rispondere alle esigenze formative degli alunni".