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Coronavirus

Viaggi all'estero covid, quarantena e tampone per chi rientra in Italia

L'ordinanza del ministro Speranza: 5 giorni di stop e test al termine della scadenza

Fotogramma /Ipa
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30 marzo 2021 | 12.01
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Viaggi all'estero covid e nuove procedure per l'arrivo e il rientro in Italia. Arriva l'ordinanza del ministro della Salute per disporre tamponi e un periodo di stop con quarantena per chi arriva o rientra dai Paesi Ue. Tampone, quindi, e quarantena di 5 giorni e di nuovo test molecolare o antigenico per chi arriva o rientra in Italia anche dai Paesi dell'Unione europea. L'ordinanza, firmata dal ministro Speranza nel pomeriggio di oggi, sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale stasera o domani mattina al massimo. Il provvedimento sarà in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione in G.U., fino al 6 aprile.

L'ordinanza è stata concordata con il premier Mario Draghi, come confermano fonti di Palazzo Chigi spiegando che la misura vuole essere un "forte deterrente" alle partenze.

In ogni caso, come spiegato ieri sera dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Tg2Post, "quello che noi abbiamo chiesto è rimanere a casa e non spostarsi, chi va all'estero e rientra deve fare un tampone all'andata e al ritorno, rientra nelle regole della mobilità europea. Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all'estero, anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile".

'Passaporto Covid' europeo: come funziona

Il passaporto vaccinale europeo per il covid è in arrivo tra un paio di mesi. Chi ha ricevuto il vaccino contro il coronavirus potrebbe usare il documento per salire in aereo, viaggiare con maggiore facilità, partecipare ad un evento 'di massa' e riprendere più agevolmente una vita 'normale'. Nell'Ue il 'passport' potrebbe diventare realtà dal 15 giugno e garantire maggiore libertà di movimento.

Il commissario europeo all'Industria Thierry Breton ha illustrato le caratteristiche del documento destinato ad entrare in vigore tra meno di 3 mesi e a rimanere comunque facoltativo. Breton -in un'intervista a Rtl, Lci e Le Figaro- ha mostrato il prototipo del passaporto vaccinale. Il "certificato" a livello europeo sarà sia in formato cartaceo, sia digitale, ha spiegato Breton. Dotato di "codice QR", indicherà "il tipo di vaccino ricevuto", "se sei stato portatore della malattia" e "se si hanno gli anticorpi". A cosa servirà? Potrà essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a un "evento importante" o entrare in un luogo pubblico, ma non è obbligatorio, ha precisato il commissario.

"Allo stesso tempo, stiamo sviluppando la capacità di eseguire test antigenici rapidi", ha affermato Breton, spiegando che in mancanza di un certificato sarà richiesto un test negativo al Covid-19. L'obiettivo, ha spiegato il commissario europeo, è quello di "ritrovare la capacità di convivere senza essere un rischio" e "avere la capacità di riaprire" le attività. Dobbiamo organizzarci molto rapidamente", ha ribadito. Breton, mostrando il passaporto che ''tra due o tre mesi'' sarà disponibile in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea, ha sottolineato che questo ''certificato sanitario'' sarà un mezzo ''da richiedere, volontario''.

Con il procedere della campagna di vaccinazione nell'Ue, il passaporto "sarà uno strumento per una riapertura ordinata, soprattutto una certificazione delle persone che possiamo considerare fuori pericolo e meno pericolose", ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, a Mezz'ora in più. "Il Parlamento europeo voterà questo provvedimento il 26 aprile, anche noi come il commissario Breton pensiamo che a giugno sia uno strumento per riaprire alcune attività e consentire agli anziani, che sono i primi vaccinati, di riprendere anche una vita normale".

"La Commissione -ha aggiunto- dice che noi saremo in grado di vaccinare il 70 per cento alla fine dell'estate e Breton lo sta confermando ogni giorno. Naturalmente questo deve essere messo a regime perchè abbiamo effettivamente dei forti ritardi, siamo tutti impegnati perchè la catena dell'approvvigionamento consenta una vaccinazione di massa e arrivare al 70 per cento dei cittadini europei è un'impresa molto difficile".

Le polemiche in Italia

Con tutta Italia in zona rossa per Pasqua, nel Paese scoppiano intanto le polemiche. "E' vietato spostarti tra regioni in Italia, ma puoi andare in vacanza all'estero. Non mi posso muovere fuori dal mio Comune ma posso volare alle Canarie. È inaccettabile", ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia ricordando che "mentre nazioni come Grecia e Spagna si organizzano da mesi per far ripartire il turismo in sicurezza, in Italia il governo continua a navigare a vista e impedisce agli operatori di avere prospettive e programmare la stagione estiva. Con paradossi clamorosi denunciati da Federalberghi e che finiscono per avvantaggiare i nostri competitori". Meloni, quindi, "chiede al governo Draghi di segnare una netta discontinuità con Conte: basta con i lockdown, le chiusure generalizzate e misure contrarie al buon senso". "Chiediamo al governo di lavorare da subito per programmare la stagione estiva e far sapere a italiani e stranieri come prenotare in sicurezza le vacanze. Le proposte di Fdi, a partire dal certificato verde digitale, sono a disposizione", ha sottolineato Meloni.

Duro il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all’estero: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia", . “Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - afferma Bocca - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.

Federalberghi chiede che il Governo adotti con urgenza un provvedimento per “liberare” le persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantottore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia".

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