Chiusura all’insegna della prudenza per le borse europee alla vigilia degli importanti appuntamenti di domani, quando si riunirà il board delle Banca Centrale Europea e dagli Stati Uniti arriverà l’aggiornamento relativo l’andamento dell'inflazione.
Sul Ftse Mib, che ha terminato con un -0,26% a 25.741,75 punti, anche oggi spicca in positivo la performance di Nexi, salita del 2,74%. Denaro anche tra le aziende di pubblica utilità: Hera ha terminato con un +1,8%, Terna con un +0,34%, A2A con un +1,76% ed Enel ha chiuso piatta (+0,01%).
A2A e Ardian hanno firmato un accordo non vincolante che stabilisce i termini principali di una partnership nella generazione e fornitura di energia in Italia mentre il gruppo guidato da Francesco Starace ha reso noto che Enel Finance International ha collocato un “Sustainability-Linked bond” da 3,25 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di Emissioni Dirette di Gas Serra.
Nel comparto bancario spicca il +0,83% di Bper Banca, più indietro Banco BPM e UniCredit (+0,36% e +0,22%) mentre Intesa Sanpaolo ha fatto registrare un rosso in linea con quello del paniere delle blue chip (-0,26%).
Segno meno anche per le azioni Ferrari (-2,65%) che annunciato la nomina di Benedetto Vigna alla carica di Amministratore delegato. La casa di Maranello si è ritrovata sotto i riflettori anche in scia delle indiscrezioni sulla possibilità di un ingresso di Armani nel capitale. In rosso anche Autogrill (-1,81%) che ha annunciato che l’aumento di capitale in opzione (13 azioni ogni 25 possedute) sarà realizzato a 4,59 euro per azione (sconto del 27,9%).
Dal fronte titoli di Stato, lo spread Btp-Bund è sceso del 2% a 102 punti base nel giorno in cui il Tesoro ha collocato Bot a un anno per 7,5 miliardi. Con richieste per 10,3 miliardi, il titolo con scadenza 12 mesi ha visto il rendimento scendere di 5 punti base al -0,490%.
Il Ministero dell’Economia oggi ha emesso una nota per annunciare che il Btp a 10 lanciato via sindacato ha registrato richieste per 67,7 miliardi di euro. La maggiore quota del collocamento è stata sottoscritta da fund manager (il 60,6%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 22,3%. Hanno partecipato investitori di circa 35 paesi e gli esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (85,4%). (in collaborazione con money.it).