Dati macro e banche spingono al rialzo le borse europee nell’ultima seduta dell’ottava. Per quanto riguarda le indicazioni macroeconomiche spicca in particolare l’andamento del Pmi (l’indice che misura il sentiment dei direttori degli acquisti) manifatturiero di Eurolandia, salito ad ottobre a 54,4 punti (grazie ai 58 punti del dato tedesco).
Le azioni degli istituti di credito hanno invece capitalizzato le indicazioni arrivate dai numeri della britannica Barclays. Il terzo trimestre della banca di Churchill Place si è chiuso con un utile di 1,1 miliardi di sterline, oltre il doppio rispetto ai 507 milioni stimati dagli analisti. A spingere il dato sono stati i minori accantonamenti sui crediti (un segnale che forse la pandemia ha inciso meno del previsto).
A Milano, dove il Ftse Mib ha terminato in rialzo dell’1,09% a 19.285,41 punti, segnaliamo il +1,43% di Banco BPM, il +0,92% di Mediobanca, il +1,94% di Unicredit ed il +1,59% messo a segno da Intesa Sanpaolo.
Sul paniere delle blue chip spicca il balzo registrato da Pirelli che ha capitalizzato la promozione annunciata dagli analisti di Equita a “comprare”. Secondo gli esperti, la pandemia sta rallentando la ripresa, “ma non compromette le dinamiche di settore”. Il titolo dell’azienda degli pneumatici ha chiuso con un +8,64% mentre Moncler ha capitalizzato l’andamento del giro d’affari nell’ultimo trimestre segnando un +4,4%.
In attesa del giudizio dell’agenzia S&P, che questa sera si esprimerà sul nostro merito di credito, lo spread ha fatto segnare un calo dell’1,7% a 133 punti base. Al momento, l’agenzia valuta il rating italiano a “BBB” con outlook negativo ed anche un eventuale “downgrade”, rilevano dalle sale operative, nell’attuale contesto non dovrebbe suscitare grandi reazioni sui mercati. (In collaborazione con money.it)