Tripoli, 31 lug. (Adnkronos/Aki) - Il sistema sanitario in Libia è sull'orlo del collasso nel mezzo del caos che domina nel Paese a tre anni dalla fine dell'era di Muammar Gheddafi. A lanciare l'allarme in dichiarazioni all'agenzia di stampa Xinhua è Abdul Rauf, capo della Commissione per le crisi e le emergenze del ministero della Sanità di Tripoli. Il sistema sanitario, ha detto dopo giorni di violenze a Tripoli e Bengasi e gli inviti di tanti governi a lasciare il Paese, rischia il "collasso totale".
L'attenzione è focalizzata soprattutto sulla comunità filippina in Libia: circa 13mila persone, tremila delle quali -secondo Rauf- impegnate nell'assistenza sanitaria. Il 20 luglio Manila ha invitato i filippini in Libia a lasciare il Paese dopo l'uccisione di un operaio a Bengasi e le violenze subite a Tripoli da un'infermiera. Attualmente, ha detto Rauf, in Libia le strutture sanitarie "prendono in prestito" lo staff una dall'altra per far fronte alle emergenze.