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Putin: "Russia non attacca Polonia". Varsavia: "Non ci crede nessuno"

L'intervista del presidente russo a Carlson non convince i paesi dell'est europeo

Vladimir Putin
Vladimir Putin
09 febbraio 2024 | 18.32
LETTURA: 2 minuti

"Attaccare la Polonia? Solo se la Polonia attacca la Russia". Varsavia non crede alle affermazioni di Vladimir Putin che, nell'intervista-monologo al giornalista americano Tucker Carlson, ha dichiarato che Mosca non ha piani di attacco contro la Polonia e i paesi baltici. "Non è nei nostri interessi", le parole del presidente russo. La risposta a Carlson non è ovviamente una polizza sufficiente per Polonia, Lettonia, Lituania e Estonia.

L'esercito polacco si sta preparando a diversi scenari, "niente può porre limiti alla nostra vigilanza, certo non queste parole, perché non sono credibili", ha detto il ministro polacco della Difesa, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, commentando l'intervista concessa dal presidente russo.

"Non abbiamo nessun interesse per la Polonia, la Lettonia o altro. Perchè dovemmo? Semplicemente non ci interessa". Una invasione "è semplicemente fuori questione", ha detto Putin, aggiungendo che l'unica eccezione sarebbe in caso di attacco di Varsavia alla Russia.

L'intervista ha provocato vivaci reazioni in Polonia, dove nessuno dimentica che Putin aveva detto di non voler attaccare l'Ucraina. Carlson è "un utile idiota" - ha affermato il presidente del Parlamento, Szymon Holownia - "ha dato un microfono a un bugiardo, un assassino e un terrorista internazionale". Con la guerra in Ucraina, Putin è diventato una minaccia mortale per la Polonia, l'Europa e la libertà, "dobbiamo fermare questo pericolo a tutti i costi", ha aggiunto Holownia.

A far arrabbiare i polacchi sono state anche le incredibili affermazioni di Putin sul fatto che Varsavia sarebbe stata responsabile della Seconda guerra mondiale "perché i polacchi non hanno dato il corridoio di Danzica alla Germania, spingendo Hitler ad attaccarli e dando così inizio alla seconda guerra mondiale."

"Non è la prima volta che il dittatore russo Vladimir Putin accusa la Polonia, invasa dalla Russia il 17 settembre 1839, per lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Siamo abituati alle giustificazioni paranoidi per l'invasionerussadell'Ucraina nel 1922. Quello che è scioccante è che questa volta siano veicolate da un giornalista americano", ha scritto su X il ministro degli Esteri Radek Sikorski.

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