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Yemen, nuovo raid Usa contro Houthi. I miliziani: "Risposta sarà forte ed efficace"

Colpita una base navale nel porto di Hodeida sul Mar Rosso. L'esercito Usa: "Attacco per riportare stabilità nell'area". Turchia bombarda 'obiettivi terroristici' in Iraq e Siria

Miliziani Houthi - (Fotogramma)
Miliziani Houthi - (Fotogramma)
13 gennaio 2024 | 10.29
LETTURA: 4 minuti

Nuovi raid contro i miliziani Houthi nello Yemen oggi, 13 gennaio 2024. Secondo le ultime news ci sarebbe stata un'incursione aerea contro una base navale del movimento nel porto di Hodeida sul Mar Rosso. Avvertite diverse esplosioni.

Un altro attacco effettuato all'alba dalla nave da guerra statunitense USS Carney utilizzando missili Tomahawk ha colpito una postazione radar. Si trattato di "un'azione successiva contro uno specifico obiettivo militare associato agli attacchi effettuati il 12 gennaio, progettato per ridurre la capacità degli Houthi di attaccare navi marittime, comprese le navi commerciali", ha affermato il Comando Centrale degli Stati Uniti in una nota.

I raid hanno colpito la capitale Sana'a, sostiene la televisione al-Masirah gestita dagli Houthi. "Il nemico anglo-americano sta prendendo di mira la capitale Sana'a con una serie di attacchi aerei", ha annunciato questa mattina. Gli Houthi hanno aggiunto che è stata colpita la base dell'aeronautica Al-Dailami a Sana'a.

I miliziani sciiti Houthi hanno promesso ''un a risposta forte ed efficace'' ai raid e hanno assicurato che gli attacchi non hanno un impatto significativo sulla capacità dei miliziani sciiti Houthi di impedire alle imbarcazioni vicine a Israele di attraversare il Mar Rosso e il Mar arabico. Lo ha dichiarato il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam citato dall'emittente al-Arabiya, aggiungendo che nel raid non sono state segnalate vittime.

Usa: "Attacco per riportare stabilità nel Mar Rosso"

Come spiega un funzionario americano citato a condizione di anonimato alla Cnn, i raid dell'alba sono stati inferiori rispetto alla notte precedente, quando era stato condotto un attacco coordinato multinazionale contro 28 postazioni. Si è trattato di un attacco unilaterale compiuto solo dagli Stati Uniti, spiega la Cnn dopo che la Casa Bianca ha spiegato che si tratta di azioni finalizzate a evitare una escalation e un confronto diretto con l'Iran.

L'ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha spiegato che il nuovo ha come obiettivo quello di ''riportare la stabilità nel Mar Rosso'' e ''ristabilire i principi fondamentali della libertà di navigazione''. Thomas-Greenfield ha aggiunto che gli Stati Uniti non desiderano vedere ulteriori conflitti nella regione, ma ha ribadito che ''gli attacchi a qualsiasi nave nel Mar Rosso, indipendentemente dall'origine o dalla proprietà, sono del tutto inaccettabili''.

New York Times: "Tre quarti capacità offensive Houthi ancora intatte"

Gli attacchi guidati dagli Stati Uniti condotti da giovedì notte contro i ribelli Houthi hanno distrutto circa un quarto delle capacità di lancio di missili e droni del gruppo terroristico sostenuto dall’Iran. Lo riferiscono fonti anonime citate dal New York Times secondo cui, nonostante gli attacchi aerei abbiano distrutto circa il 90% dei target individuati, solo il 20-30% delle capacità offensive degli Houthi sono state distrutte o danneggiate mentre molte piattaforme mobili sono ancora in grado di essere spostate e di colpire obiettivi nel Mar Rosso.

Le stime dei danni rappresentano le prime valutazioni dettagliate degli attacchi e - sottolinea il quotidiano - rivelano le gravi sfide che l’amministrazione Biden e i suoi alleati devono affrontare per via dei 'ritardi' accumulati negli anni. Infatti, si spiega, identificare le basi degli Houthi si sta rivelando più impegnativo del previsto visto che le agenzie di intelligence americane e occidentali non hanno dedicato molte risorse a raccogliere dati sulla posizione delle difese aeree dei ribelli yemeniti, dei loro centri di comando, dei depositi di munizioni e degli impianti di stoccaggio e produzione di droni e missili.

Turchia bombarda 'obiettivi terroristici' in Iraq e Siria

La Turchia ha condotto attacchi aerei notturni su quasi 30 "obiettivi terroristici" nel nord dell'Iraq e in Siria dopo che nove dei suoi soldati sono stati uccisi in una base militare vicino alla città di Metina, nel nord dell'Iraq. "Le operazioni aeree sono state effettuate su obiettivi terroristici nelle regioni di Metina, Hakurk, Gara e Qandil", ha affermato il ministero della Difesa in una nota.

Il ministero ha affermato che gli attacchi hanno preso di mira 29 località tra cui "grotte, bunker, rifugi e installazioni petrolifere" appartenenti al Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) e alle YPG (unità di protezione popolare), una milizia curdo siriana che è un elemento centrale delle forze armate statunitensi.

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