Un programma rivolto alle imprese che prevede iniziative dedicate alla gestione integrata della maternità e al reinserimento professionale delle mamme lavoratrici. E' Moms@work creato da Intoo, società di Gi Group leader nei servizi di ricollocazione professionale, che ha stilato un decalogo di consigli da tenere in considerazione se si è o si sta diventando, madri lavoratrici. "La maternità -afferma Cetti Galante, amministratore delegato di Intoo- è il principale motivo di abbandono del lavoro, del perdurare dell’inattività dopo un licenziamento e del lavoro sommerso femminile Il tema chiave è la comunicazione: prima, durante e dopo la maternità. A casa come in azienda c’è bisogno di un dialogo aperto e sincero per poter pianificare il proprio futuro".
"Le donne -avverte- giunte in questa fase della loro vita lavorativa hanno bisogno di essere guidate e supportate, non devono sentirsi sole. Il loro benessere non è fine a se stesso, ma rappresenta un vantaggio per tutto il sistema Paese. Le aziende, in primis, devono saper offrire alle lavoratrici madri un adeguato sostegno. Per questo Intoo ha creato Moms@work, un programma che prevede percorsi di coaching, workshop, servizi di counseling psicologico e personale altamente qualificato".
Così Moms@work ha realizzato una lista di 10 consigli da tenere in considerazione se si è o si sta per diventare madri lavoratrici. "Pianificare con anticipo: già durante la gravidanza iniziate a pensate a cosa vorreste fare dopo la maternità. Avere chiaro un obiettivo aiuta a creare le azioni necessarie a realizzarlo", ma anche: "Accogliere e gestire il cambiamento, come persone e professioniste: affidatevi a un counseling psicologico per continuare ad essere protagoniste della vostra vita privata e lavorativa. Non lasciatevi spaventate dalla vostra nuova condizione".
Ancora: "Comunicare in modo chiaro: non sentitevi penalizzate, esprimere apertamente le vostre esigenze e difficoltà all’azienda, insieme potrete individuare più di una soluzione adatta a voi. Avanzare richieste chiare e realistiche: siate propositive nel cercare una soluzione che vi aiuti a coniugare famiglia e lavoro, sottolineando i vantaggi per voi e per l’azienda". "Valutare consapevolmente: se è necessario un cambiamento forte, prima di scegliere di lasciare il posto prendete in considerazione un riorientamento del percorso professionale. Mantenere una visione d’insieme: tenete conto dei vostri bisogni, ma anche delle esigenze aziendali e del team di riferimento. La vostra professionalità crea valore per tutta l’organizzazione", prosegue.
Altri consigli: "Valorizzare le competenze: continuate ad investire su voi stesse. Dopo il rientro valutate le esigenze del mercato e cercate di formarvi per essere sempre competitive".
Inoltre: "Ottimizzare il tempo: cercate di massimizzare tutto ciò che fate, andrà a vantaggio della vostra vita e delle performance. Focalizzare gli obiettivi: cercate una valutazione per obiettivi e non basata sul tempo, potrete ritagliarvi spazi per voi senza essere mancanti". "Lavorare da casa: se possibile proponete una formula di lavoro agile, che vi consenta di gestire al meglio il nuovo work-life balance", conclude.