Urne aperte fino alle 23 per il rinnovo del Parlamento europeo e per le amministrative in oltre 3.800 comuni. Alle 19 il 43,84% dei votanti quasi il 2% in più rispetto alle ultime consultazioni del 2014. Politici al voto (GALLERY)
Urne aperte per il rinnovo del Parlamento europeo e per la tornata di amministrative che vede al voto il Piemonte e alcune grandi città come Firenze, Perugia, Campobasso, Potenza, Bari, Livorno, Bergamo, Modena, Reggio Emilia e Lecce. Si vota fino alle 23 per Europee e Amministrative in oltre 3.800 comuni (GALLERY), assieme alle elezioni suppletive della Camera dei deputati nei collegi uninominali 04 (Trento) e 06 (Pergine Valsugana) della XXVIII Circoscrizione Trentino-Alto Adige.
Secondo i dati del Viminale, relativi a 7.915 Comuni su 7.915, alle 19 ha votato il 43,84% dei votanti, quasi il 2% in più rispetto alle ultime consultazioni del 2014 quando alle 19 l'affluenza era al 42,14%. Al top l'Emilia Romagna dove ha votato oltre il 55% degli aventi diritto, seguita da Umbria, Toscana, Lombardia e Piemonte.
POLITICI AL VOTO - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato ai seggi, poco dopo le 9:10, all'Istituto comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi di Palermo. Beppe Grillo è arrivato al seggio dell'Istituto Marsano di Sant'Ilario a Genova, sezione 217, poco dopo le 14,30. Accompagnato dalla moglie e da uno dei figli al voto per la prima volta, il fondatore del Movimento Cinque Stelle non ha rilasciato nessuna dichiarazione ai giornalisti, con i quali non c'è stato neanche il consueto scambio di battute.
Matteo Salvini, ministro degli Interni, ha per le elezioni europee alle 15.30 a Milano, al seggio di via Piero Martinetti 25, nella scuola media statale Tommaso Gulli. "C'è cambiamento, si sente nell'aria", ha detto il vicepremier, che indossava una maglietta della Federazione italiana canottaggio, aggiungendo che sarà una giornata "bella, bella. Molto bella" (GALLERY). Salvini, appena arrivato al seggio, ha stretto la mano agli agenti di polizia, poi è entrato. Prima di andare via, dopo aver votato, si è fermato a scattare dei selfie con alcuni fan."In Italia non cambia nulla, cambia tutto in Europa per quanto mi riguarda, se la Lega vince. E' una certezza -continua-, che da domani tutti la smettano di attaccare, di insultare criticare, si lavori rispettando il lavoro degli altri. A me interessa vincere in Italia per cambiare l'Europa. Tutte le altre analisi, di cosa succede al governo, i ministri, i rimpasti non mi interessano". "Auguro il meglio ai miei alleati. Con i 5 stelle sto governando, non posso avere avversari negli amici di governo. Auguro la stessa identica fortuna e successo ai miei alleati- continua-, gli unici miei avversari sono a sinistra, sono il Pd, sia in Italia come in Europa. I miei avversari -ha aggiunto-sono Zingaretti, Renzi, e l'Europa degli Schulz, dei Macron, delle Merkel. Se la Lega sarà il primo partito-conclude-, salendo rispetto all'anno scorso, vuol dire che quello che è stato fatto è stato apprezzato dagli italiani". "Invito gli italiani a votare, perché cambiare l'Europa e un'occasione unica storica, e merita l'impegno e la partecipazione di tutti". "Sono convinto che in queste ore qualche potere forte a Bruxelles e a Berlino sia preoccupato, molto preoccupato...".
Una signora anziana ha tentato di consegnare la propria scheda elettorale a Matteo Salvini dopo aver votato, pochi minuti dopo il ministro. Salvini, che si è tirato indietro evitando di toccare la scheda, ha commentato: "Per carità, signora, la dia a lui", riferendosi al presdente del seggio. "Ho già abbastanza problemi" ha aggiunto.
COSA SI VOTA - Per quanto riguarda le elezioni europee, tutti i cittadini maggiorenni degli Stati membri sono chiamati a scegliere i rappresentanti dell'Europarlamento.
QUANTI SONO I MEMBRI UE - L'organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente, e il numero di rappresentanti per ogni Paese è proporzionale alla popolazione. Sono quasi 51 milioni (50.952.719 per l'esattezza) gli elettori chiamati a votare per i membri del parlamento europeo spettanti all'Italia.
DEPUTATI ITALIA - L'Italia domenica deve eleggere 76 eurodeputati: il numero, con la decisione del Consiglio europeo 2018/937, è stato aumentato da 73 a 76 in conseguenza dell'annunciata Brexit. Soltanto 73 eletti si insedieranno subito mentre i restanti tre potranno farlo quando l'addio del Regno Unito all'Ue sarà giuridicamente effettivo. Sono cinque le circoscrizioni elettorali per l'Italia: Italia nord-occidentale (20 seggi), Italia nord-orientale (15), Italia centrale (15), Italia meridionale (18), Italia insulare (8).
SISTEMA ELETTORALE - E' proporzionale puro con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti. La soglia di sbarramento alle liste per partecipare al riparto dei seggi è del 4% dei voti validi ottenuti a livello nazionale.
PREFERENZE - E' possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza, ma attenzione al genere. L'elettore può esprimere il proprio voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. Non è un obbligo, ma si possono esprimere fino a tre voti di preferenza. Tuttavia chi decide di esprimere due preferenze deve farlo per un uomo e una donna. Chi esprime tre preferenze deve scegliere almeno un candidato di sesso diverso dagli altri. Infatti se si esprimono più preferenze per candidati dello stesso sesso, sono annullate quelle successive alla prima.
IL VOTO - Una sola preferenza può essere indicata per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. I candidati per i quali si esprime la preferenza devono essere compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate accanto al contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella stessa lista. Se ci sono candidati con lo stesso cognome, bisogna scrivere sempre nome e cognome e, se necessario, la data e il luogo di nascita. Qualora il candidato abbia due cognomi, l’elettore, può scriverne uno solo tuttavia, nel caso ci sia possibilità di incorrere in confusione, bisogna indicare entrambi i cognomi.