Lavori sospesi alla Camera sul dl caldo. Fonti dem: "Erano sotto, abbiamo chiesto riconteggio ma non lo hanno concesso". Replica centrodestra: "Maggioranza non va sotto"
Proprio la mattina successiva alla cena della premier Giorgia Meloni con i parlamentari Fratelli d'Italia per serrare i ranghi in vista della ripresa dei lavori, la maggioranza si ritrova senza numeri in commissione alla Camera. Lavori sospesi e proteste delle opposizioni che ricostruiscono così quanto accaduto stamattina a Montecitorio.
"Si votava l'emendamento Carotenuto dei 5 stelle" al dl Caldo per 'misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica'. "In maniera abbastanza inusuale -riferiscono fonti parlamentari Pd- il presidente Rizzetto ha preso la parola e ha ribattuto interloquendo sul merito con la maggioranza. Poi finito di parlare ha chiesto una pausa tecnica perché il sottosegretario Durigon aveva bisogno di 5 minuti. Dunque si è sospeso per non votare. In quel momento eravamo sopra con i numeri".
Dalle opposizioni è quindi partita la protesta. "Abbiamo chiesto riconteggio al rientro - che non ci è stato concesso - poi abbiamo chiesto che si riunisse l'ufficio di presidenza. Non lo hanno concesso".
"In commissione Lavoro della Camera la maggioranza non è 'andata sotto' sul decreto legge Caldo perché non si è svolto alcun voto con tale esito e tantomeno c'è stata richiesta dalle opposizioni di procedere con il riconteggio contestualmente con le votazioni effettuate", fanno sapere fonti della maggioranza di centrodestra, spiegando che "durante l'esame del dl il governo ha chiesto una sospensione tecnica e ora i lavori stanno procedendo regolarmente".