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Pnrr e lotta alle frodi, Meloni: "Preoccupazione costante per garantire legalità"

La premier partecipa alla riunione del Colaf: "Non si tratta di partire da zero nel contrasto agli illeciti e alle frodi ai danni del Pnrr ma di rafforzare e potenziare un sistema"

Giorgia Meloni (Fotogramma)
Giorgia Meloni (Fotogramma)
13 maggio 2024 | 13.32
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"Da quando ci siamo assunti la responsabilità di portare a compimento gli obiettivi del Piano, una preoccupazione costante è stata quella di garantire, oltre all’attuazione degli investimenti e delle riforme nel rispetto dei tempi previsti, anche la legalità e la trasparenza". Lo ha detto Giorgia Meloni, partecipando alla riunione del Colaf, il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea, terminata a Palazzo Chigi.

"Ci siamo sempre posti il tema, cioè, di costruire un sistema quanto più efficace possibile per prevenire e reprimere le frodi che riguardassero le ingenti somme messe a disposizione dal Pnrr. La ragione è semplice: dobbiamo non solo utilizzare al meglio le risorse del Piano, e fare in modo che si concentrino su interventi strategici e di lungo periodo, ma impedire anche che qualcuno possa sfruttare questa 'occasione' per i propri interessi e intercettare risorse che sono invece preziosissime, e che non possono di certo finire nelle mani della criminalità".

"Solo attraverso il rispetto delle regole - ha sottolineato la premier - è possibile assicurare che le ingenti risorse del Piano si traducano in investimenti concreti al servizio dei cittadini, delle famiglie e delle imprese di questa Nazione. Non resta, dunque, che metterci, insieme, al lavoro".

"Oggi - ha evidenziato - compiamo insieme un altro passo avanti in questo percorso e inauguriamo una nuova fase nella vita e nell’attività del Colaf. Puntiamo a rendere il Colaf, cioè, lo strumento per proteggere le risorse europee che sono a disposizione dell’Italia".

"Non devo di certo ricordare a voi quali sono gli elementi che contribuiscono ad attirare gli interessi della criminalità. Dalla mole ingente di risorse in capo al Pnrr, alla complessità degli interventi e delle regole, dalle difficoltà organizzative alla fretta nell’implementazione delle misure per il rispetto delle scadenze. Proprio per questo, il governo ha lavorato in questi mesi per riorganizzare il Piano, rafforzare le strutture di gestione, semplificare le procedure e rendere le strutture amministrative più forti, più veloci e più efficienti", ha sottolineato la presidente del Consiglio.

"Non si tratta, ovviamente, di partire da zero nel contrasto agli illeciti e alle frodi ai danni del Pnrr ma di rafforzare e potenziare un sistema articolato - ha aggiunto Meloni - che già funziona e i cui risultati sono stati riconosciuti anche in sede europea, e che si poggia sul lavoro della magistratura, delle forze di polizia e sul sistema di controllo e audit messo a punto per le amministrazioni centrali nazionali e per i soggetti attuatori del Pnrr".

"Questa sede - ha rimarcato ancora - è la sede nella quale possiamo mettere in comune e utilizzare al meglio le energie migliori che abbiamo a disposizione in termini di esperienze, capacità, professionalità e tecnologie".

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