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Salvini e i 35 voli di Stato, archiviati ma "illegittimi"

(Afp)
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11 settembre 2019 | 17.38
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di Daniele Dell'Aglio
Dopo 4 mesi di indagine la Corte dei Conti del Lazio archivia la posizione dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini
sul presunto utilizzo illegittimo degli aerei Piaggio P-180 della Polizia - ribattezzato la "Ferrari dei cieli" - e di altri velivoli dei Vigili del fuoco. In seguito ad alcuni articoli di stampa, i magistrati contabili avevano infatti aperto un fascicolo per accertare se Salvini abbia viaggiato su aerei ed elicotteri della polizia al di fuori dei fini strettamente istituzionali e per chiarire se ci sia stato uno sperpero di risorse pubbliche.

La conclusione dei giudici contabili è che 35 viaggi in aereo a bordo di velivoli a disposizione della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco effettuati da Salvini "a partire dal 1° giugno 2018 per trasferimenti in ambito nazionale del Ministro dell’interno e di altro personale al seguito (scorta, caposegreteria, capo ufficio stampa, ecc.)" sono "illegittimi" ma anche che "non sussistono elementi sufficienti a sostenere in giudizio una contestazione di responsabilità amministrativa". Adesso sarà la Procura ordinaria - a cui la Corte dei Conti ha inviato gli atti - a valutare eventuali profili penali a carico dell’ex ministro.

Nella sentenza di archiviazione, i giudici di Viale Mazzini sottolineano come non sia possibile "dimostrare la sussistenza, nella fattispecie, di un danno erariale, né, a fortiori, di procedere a una sua quantificazione".

Durante le indagini, la magistratura contabile ha "appurato, effettivamente, che a partire dal primo giugno 2018 risultano effettuati, per trasferimenti in ambito nazionale del Ministro dell’interno e di altro personale al seguito (scorta, capo segreteria, capo ufficio stampa, ecc.) 20 voli con aereo P.180 e 14 voli con elicotteri in dotazione al Dipartimento di P.S., nonché un volo con aereo P.180 in dotazione al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".

La sentenza ribadisce che "i voli di Stato devono essere limitati al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente del Consiglio dei Ministri, al presidente della Corte costituzionale, salvo eccezioni che debbono essere specificamente autorizzate" e sottolinea che "i velivoli suddetti sono stati acquistati per finalità prettamente operative e non per il trasporto di autorità, neanche per agevolare lo svolgimento della loro attività istituzionale".

Per questi motivi, scrivono i giudici, è "illegittima la scelta di consentire l'uso dei menzionati velivoli per la finalità di trasporto aereo del Ministro e del personale al seguito", ma "considerato che i costi sostenuti per tale finalità non appaiono essere palesemente superiori a quelli che l'Amministrazione dell'interno avrebbe sostenuto per il legittimo utilizzo di voli di linea da parte del Ministro e di tutto il personale trasportato, al suo seguito", non è possibile "dimostrare la sussistenza, nella fattispecie, di un danno erariale, né, a fortiori, di procedere a una sua quantificazione".

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